Addentrandosi nelle schede tecniche dei nuovi computer all-in-one emergono un paio di dettagli che vale la pena segnalare. In prima battuta, tutte le porte USB-C supportano Thunderbolt 4, con velocità di trasferimento che raggiungono i 40 Gbps: quattro nei modelli di fascia più alta, con GPU e CPU a 10 core, due in quelli meno prestigiosi. Nella generazione precedente, invece, anche gli iMac con chip più potenti avevano sempre quattro porte USB-C, ma solo due di queste erano Thunderbolt 4. Quello delle porte USB è chiaramente un upgrade importante, anche se solo per i modelli più prestigiosi, e c’è una piccola modifica da fare dal punto di vista del supporto ai display esterni: difatti,
Apple aveva detto che l’iMac M4 sarebbe stato il suo primo computer a cui si sarebbe potuto collegare un monitor 8K con refresh di 120 Hz, ma l’azienda ha successivamente corretto le specifiche e ridotto il refresh a 60 Hz. Tutto ciò era prevedibile: le specifiche stesse del protocollo Thunderbolt 4 indicano che il limite massimo per un display è 8K60. Risulta interessante, dunque, osservare che in alternativa è possibile collegare due display 6K in contemporanea, sempre con refresh a 60 Hz.I nuovi iMac sono già preordinabili: infatti, le consegne sono previste a partire dall’8 novembre e i prezzi partono da 1.529€ per il modello in cui sia la CPU sia la GPU sono configurate con 8 core, mentre da 1.779 per quelli con CPU e GPU a 10 core.