Tutti noi conosciamo ormai il Google Play Store come una soluzione semplice da utilizzare che ci consente di accedere ad un’ampia selezione di app. Non a caso, stiamo parlando di un app store ufficiale, dedicato al sistema operativo Android, che consente agli utenti di navigare e scaricare applicazioni pubblicate tramite Google.
Le app scaricate giornalmente dagli utenti in tutto il mondo sono davvero tante, ma qual è il rischio che si corre? Per rispondere a questa domanda possiamo fare riferimento ad un recente report pubblicato sul web dall’azienda specializzata in sicurezza informatica, nota con il nome di Zscaler. Scopriamo nel corso di questo articolo che cosa è stato riscontrato grazie alla recente ricerca.
Google play store: download e malware
Grazie alla pubblicazione del report, Zscaler ci consente di venire a conoscenza del numero di applicazioni dannose identificate nel corso dell’ultimo anno. Nello specifico, si parla di circa 8 milioni di download dal Play Store, con oltre 200 applicazioni ritenute dannose.
I numeri diffusi, dunque, non lasciano ben sperare se consideriamo che viene registrato un incremento del 111% per quanto riguarda gli spyware. Per quanto riguarda i malware sul Google Play Store viene, invece, segnalato un aumento del 29%. Non da meno la percentuale che riguarda l’IoT se consideriamo che si parla di una crescita degli attacchi pari al 45%.
Ma qual è la principale causa di tutto ciò? Sicuramente, non manca la vulnerabilità di alcuni sistemi che purtroppo non vengono aggiornati. Secondo quanto diffuso dallo stesso report, il settore produttivo degli Stati Uniti sarebbe quello più minacciato e, dunque, più vulnerabile.
Ci troviamo pertanto davanti a dati piuttosto preoccupanti che sottolineano quando sia a rischio la sicurezza delle applicazioni. Rischio che potrebbe essere ridotto tramite l’utilizzo di appositi antivirus in grado di tutelare l’utente e, di conseguenza, la privacy. Se diamo uno sguardo alla situazione mondiale, ad essere più a rischio sono India, Paese più colpito da malware mobile, e a seguire Stati Uniti e Canada.