Streaming, IPTV, Netflix, Amazon, Prime Video, Disney+, Paramount+, SKY Lo scorso anno l’AGCOM ha deciso di introdurre alcune linee guida nuove che consentono ai Servizi di Media Audiovisivi e Radiofonici di Interesse Generale (SIG), di ottenere una migliore posizione nelle interfacce di dispositivi smart.

Non a caso, tali novità sono state introdotte sia mediante la pubblicazione della delibera 294/23/CONS del 2023. Al proposito però sembrerebbe non mancare il malcontento e la preoccupazione da parte di tutti i costruttori di TV. Scopriamo insieme nel corso di questo articolo il motivo che preoccupa i produttori di dispositivi smart.

Smart TV: le regole dell’AGCOM preoccupano i produttori

Come accennato in apertura non mancano le novità in termini di linee guida da parte dell’AGCOM. Non a caso, le nuove regole costringono i produttori di dispositivi, tra cui le Smart TV, di effettuare delle modifiche che possano semplificare l’accesso ai SIG. In tal modo, i contenuti disponibili possono avere un accesso inevitabilmente più rapido da parte dell’utente.

Le preoccupazioni da parte dei produttori riguardano però alcuni aspetti importanti. La stessa associazione Anitec-Assinform, ha più volte ribadito il malcontento creatosi a causa dell’imposizione delle nuove linee guida.
Queste ultime vengono, infatti, considerate del tutto penalizzanti per i produttori dal punto di vista degli oneri economici e tecnologici. A tal proposito, anche il presidente di Anitec-Assinform ha sottolineato che il nuovo quadro normativo creato dalle nuove linee guida AGCOM non fanno altro che penalizzare lo sviluppo e l’innovazione, imponendo costi elevati e soluzioni tecniche per il solo mercato italiano, determinando un’ulteriore frammentazione del mercato unico digitale.

Proprio per tale motivo, l’associazione si mostra del tutto disponibile a collaborare con AGCOM al fine di rivedere le modalità di applicazione delle nuove linee guida. Non ci resta che attendere ulteriori aggiornamenti per comprendere come si evolverà la questione riguardante la “prominence” dei servizi di interesse generale (SIG) all’interno delle interfacce dei dispositivi digitali.

Articolo precedenteMalware: conto bancario svuotato con FakeCall
Articolo successivoIntelligenza Artificiale nell’edilizia: rivoluzione o rischio?