La polizia di Salt Lake City, in questi giorni, ha diffuso un avviso ai cittadini riguardo una nuova e inquietante truffa. Quest’ ultima infatti è avvenuta sfruttando l’intelligenza artificiale per clonare la voce del capo della polizia Mike-Brown. Ma andiamo per gradi. Tutto è iniziato quando un cittadino ha segnalato di aver ricevuto una e-mail sospetta. Quest’ultima conteneva un video in cui una voce, molto simile a quella di Brown lo informava di un presunto debito di quasi 100.000 dollari verso il governo federale. Questa truffa, come è possibile vedere, utilizza tecniche di clonazione vocale sempre più raffinate. Rappresentando così un’evoluzione delle frodi digitali. In quanto rende assolutamente difficile saper distinguere le comunicazioni autentiche dalle falsificazioni. Vista la situazione, le forze dell’ordine hanno esortato la popolazione a prestare la massima attenzione. Di conseguenza a non fidarsi di messaggi che sembrano provenire da figure pubbliche o ufficiali senza aver verificato la loro autenticità.
Pericolo truffa: l’allarme dell’FBI e i rischi delle tecnologie di clonazione vocale
L’episodio segnalato riflette una minaccia crescente nel mondo delle truffe digitali. In quanto le tecnologie di AI, ma soprattutto i sistemi di sintesi vocale avanzati, sono sempre più accessibili e in grado di riprodurre voci reali con una somiglianza quasi perfetta. Tutto ciò rende molto complicato per le vittime riconoscere il trucco. In particolare in contesti in cui i truffatori sfruttano l’urgenza di una richiesta o la credibilità della figura rappresentata.
Negli ultimi anni, l’FBI ha più volte messo in guardia il pubblico su truffe di questo genere . Ma, come detto, la capacità di clonare voci tramite l’ IA rende queste pratiche molto più sofisticate e insidiose. Le nuove tecniche di clonazione vocale consentono ai truffatori di replicare tono, inflessione e persino stile comunicativo della persona impersonata. Riuscendo ad ingannare anche i più attenti. Questa crescente complessità ha così spinto l’FBI a sensibilizzare maggiormente sul tema. Oltre che a consigliare alle persone di adottare misure preventive. Come ad esempio evitare di rispondere direttamente a richieste economiche senza ulteriori verifiche.
Per contrastare il fenomeno, le forze dell’ordine suggeriscono anche di contattare direttamente l’istituzione o la persona coinvolta attraverso canali ufficiali. Dunque nel caso di video o messaggi vocali sospetti, è consigliabile rivolgersi immediatamente alla polizia. La quale può verificare l’autenticità delle comunicazioni e valutare se si tratti di un tentativo di truffa. L’invito è quello di diffidare di qualsiasi richiesta urgente di denaro e di non fornire dati personali in contesti non verificati. In quanto i criminali sono sempre più abili nello sfruttare la tecnologia per costruire scenari apparentemente reali.