Il team iFixit ha condotto un teardown del dispositivo. Attraverso quest’ultimo ha rivelato quale strategia ha adottato Apple. In questo modo è stato possibile garantire un’esperienza visiva meno problematica con l’iPad mini 7. Secondo quanto riportato, l’azienda di Cupertino ha riutilizzato un gran numero di componenti già presenti nell’iPad mini 6. Tra questi sono compresi il pannello del display e il relativo controller. Ciò suggerisce che, a livello tecnologico, non ci siano differenze sostanziali tra i due modelli.
Il problema del jelly scrolling è principalmente legato all’orientamento con cui il display aggiorna le immagini
. Apple ha montato il controller del display ruotato di 90 gradi rispetto all’orientamento verticale. Ciò significa che, quando l’iPad mini è in modalità portrait, il display aggiorna l’immagine riga per riga, scorrendo da destra a sinistra. Tale dettaglio porta a un aggiornamento non uniforme dell’immagine, causando la percezione di un “trascinamento” dell’immagine stessa. Inoltre, è presente un ritardo evidente sul lato sinistro dello schermo rispetto al destro.Il fenomeno diventa particolarmente evidente durante operazioni ad alta velocità. Come, ad esempio, durante lo scrolling di una pagina web. In questi casi, infatti, il display fatica a mantenere un aggiornamento uniforme, specialmente considerando che la frequenza di aggiornamento rimane a 60 Hz. Anche se è difficile risolvere completamente il problema, poiché è intrinseco alla tecnologia del display, Apple ha comunque fatto un passo avanti con l’ottimizzazione del controller. Dettaglio che portato ad una riduzione della presenza del jelly scrolling.
Un punto di incertezza rimane sull’eventualità che il miglioramento software del controller del display possa essere applicato anche all’iPad mini 6 attraverso un aggiornamento. Al momento tale opzione risulta alquanto improbabile.