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Negli ultimi giorni, Apple ha svelato la nuova linea di MacBook Pro, iMac e Mac mini, tutti aggiornati con i processori della serie M4. Questa nuova generazione include modelli base e versioni più performanti, Pro e Max. I quali promettono una maggiore velocità ed efficienza. Tra le innovazioni tecnologiche, si segnala l’integrazione di Thunderbolt 5 e la possibilità di scegliere il display a nano-texture in alcune versioni. Una delle caratteristiche più attese però riguarda il supporto al Wi-Fi 7 che non è stato incluso. In contrasto con le indiscrezioni emerse nei mesi precedenti. Invece, i nuovi Mac continuano a supportare il Wi-Fi6E, lo standard introdotto negli ultimi modelli che consente l’accesso alla banda a 6GHz per connessioni più stabili e veloci. Ma ormai non più al passo con le tecnologie di ultima generazione.

Apple e l’ assenza del Wi-Fi 7: scelta tecnica o strategia commerciale?

Questa scelta ha suscitato perplessità, soprattutto perché i nuovi iPhone 16, rilasciati appena due mesi fa, sono già compatibili con il Wi-Fi7. Anche se non ne sfruttano completamente le potenzialità. Infatti, Apple ha limitato la larghezza di banda di questi dispositivi a 160MHz. Mentre lo standard Wi-Fi 7 supporta fino a 320MHz, per garantire maggiore velocità e connessioni contemporanee su più dispositivi. In ogni caso, l’assenza di Wi-Fi7 sui Mac M4 rappresenta una nota dolente per i clienti. Soprattutto considerando che molti di loro scelgono i Mac proprio per la loro longevità. Questo particolare rende ancor più rilevante l’esclusione di una tecnologia che si prevede diffondersi nei prossimi anni.

L’assenza di Wi-Fi 7 sui nuovi Mac M4 ha quindi alimentato un acceso dibattito. Secondo alcuni, Apple potrebbe aver deciso di rimandare l’adozione del nuovo standard per limitazioni tecniche. Ma molti sono convinti che si tratti di una mossa strategica per spingere gli utenti a futuri upgrade. Da tempo, il gigante di Cupertino ha l’abitudine di introdurre innovazioni gradualmente. In passato, ad esempio, la rimozione di porte USB-A e lettori CD/DVD aveva sollevato proteste, per poi rivelarsi parte di una strategia di aggiornamento del proprio sistema. Ad ogni modo, oggi come allora, diversi fan trovano questa politica difficile da accettare. Soprattutto considerando i prezzi elevati di questi prodotti.

Alcuni analisti ritengono che Apple abbia voluto evitare l’introduzione di una tecnologia che, attualmente, non è ampiamente diffusa, ma che potrebbe diventare uno standard tra il 2025 e il 2026. Altri vedono nella mancata adozione del Wi-Fi7 una scelta che mira a preservare le performance dei MacBook per gli anni a venire. Anche se Thunderbolt 5 rappresenta un miglioramento per la connessione dei dispositivi, il mancato aggiornamento Wi-Fi rende il lancio di questa nuova serie meno “a prova di futuro” rispetto a quanto gli utenti si aspettavano.

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