L’idrogeno sta diventando sempre più centrale nella lotta alla decarbonizzazione, soprattutto in Italia. Questa fonte di energia pulita e versatile ha il potenziale di sostituire i combustibili fossili in vari settori, contribuendo così a ridurre le emissioni di gas serra. Durante un evento organizzato da Confindustria insieme al Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, il Ministro Gilberto Picchetto ha parlato del ruolo fondamentale che l’idrogeno può giocare nel nostro sistema energetico, in particolare nei trasporti e nell’industria.
Picchetto ha annunciato che la Strategia Nazionale per l’idrogeno sarà presentata a fine novembre, subito dopo la COP29, e ha messo in evidenza il progetto SouthH2Corridor. Si tratta di un’iniziativa davvero significativa per l’Italia, perché punta a rendere il nostro paese un punto di riferimento nel panorama energetico europeo. L’idea è di accelerare il passaggio all’idrogeno verde, sfruttando al meglio le energie rinnovabili come il solare e l’eolico.
Un aspetto interessante del South Corridor è la sua ambizione di produrre, trasportare e smistare idrogeno in modo efficiente. Grazie alla sua posizione strategica, l’Italia può giocare un ruolo cruciale. Certo, non ci sono soluzioni immediate e servirà del tempo per realizzare tutto ciò, ma la visione è chiara. Il progetto prevede che l’idrogeno sia prodotto attraverso l’elettrolisi , un processo che sfrutta l’energia rinnovabile. Solo in questo modo possiamo realmente considerare l’idrogeno “verde”.
Inoltre, il progetto offre all’Italia un’opportunità unica: la possibilità di importare idrogeno a costi competitivi rispetto alla produzione in altri paesi europei. Questo non solo soddisfa la domanda interna, ma aiuta anche paesi come Austria e Germania, creando una rete di collaborazione che va oltre i confini nazionali.
L’obiettivo finale è costruire una catena di approvvigionamento sostenibile per l’idrogeno, collegando produttori nei paesi del sud Europa, come Italia, Grecia e Spagna, con i mercati di consumo nel resto dell’Unione Europea. È un passo importante verso un futuro energetico più sostenibile, che non solo promuove la cooperazione tra diverse regioni, ma incoraggia anche lo sviluppo di infrastrutture necessarie per un’energia pulita. Insomma, l’idrogeno potrebbe davvero segnare l’inizio di una nuova era per il nostro sistema energetico, rendendolo più sostenibile e meno dipendente dai combustibili fossili.