Android: il nuovo malware che svuota le carte di credito tramite NFCSi sente ormai parlare giornalmente di malware. Un problema che, come sappiamo, nell’era di internet e di tecnologie innovative come l’intelligenza artificiale è sempre più comune. Non a caso, dunque, quando si ha a che fare con procedure e pratiche che richiedono l’accesso a internet è sempre indispensabile porre la massima attenzione.

Per questo motivo, non possiamo non parlare del nuovo malware FakeCall, un trojan bancario che fa credere agli utenti che si stia parlando con il proprio istituto bancario. Non dimentichiamo che i trojan oggi rappresentano la tipologia di malware tra le più pericolose. Scopriamo insieme tutti i dettagli nel corso di questo nuovo articolo per cercare di capire come potersi tutelare al meglio difronte a tali minacce.

Malware: FakeCall svuota il vostro conto bancario

Le minacce che si nascono nel web sono purtroppo tante, ecco perché è indispensabile essere a conoscenza di tutti i probabili pericoli che si corrono. Per quanto riguarda il malware FakeCall non si tratta di certo di una novità ma, purtroppo, nel corso degli anni si è riusciti a modificarlo rendendolo inevitabilmente più pericoloso.

Prima delle recenti modifiche, il malware chiedeva all’utente di chiamare il proprio istituto bancario tramite un’app, mostrando una falsa schermata ma con il numero reale della banca. L’aggiornamento, invece, fa sì che si riesca a ottenere l’autorizzazione per intercettare e, di conseguenza, manipolare le chiamate effettuare e ricevute.

Il problema più grave, adesso, è che la modifica al malware consente dunque di malware accedere alle chiamate e, nel momento in cui l’utente chiama la propria banca, di reindirizzarlo al numero di telefono dell’aggressore. Il rischio maggiore è pertanto la diffusione di dati o informazioni personali e un conseguente accesso al conto dell’utente. Accesso al conto che potrebbe spiacevolmente terminare con il prelievo del denaro disponibile. E’ importante, pertanto, essere sicuri di non fornire dati e inserire dati sensibili quando si effettuano accessi ai propri account della banca.

Articolo precedenteGoogle Pixel 9a, svelati specifiche e prezzi
Articolo successivoAGCOM: produttori di TV contro le linee guida dei SIG