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Ora legale, ecco i suoi benefici

Parliamo di un argomento che da pochissimo abbiamo subito facendo modificare le nostre lancette un’ora indietro. Stiamo parlando dell’ora legale, argomento di molta discussione attualmente.

Molte sono le persone che si chiedono la sua profonda utilità ma la domanda da porsi è: quali sono i suoi benefici?.

 

Ora legale, qualche beneficio?

Come già detto prima il week-end appena passato ha ritrovato molta importanza per l’ora solare. Infatti tra sabato e domenica, le lancette dei nostri orologi sono state portate un’ora indietro. Facendo così si potrà dormire di più ma con un buio che arriverà presto.

Per quanto riguarda l’aspetto di risparmio, l’ora legale ha portato grosse cifre ossia 75 milioni di euro risparmiati in Italia in termini energetici. Numeri contrastanti rispetto la proposta di abolizione della convenzione oraria fornita dall’UE nel 2018. Oggi sono in 350 mila che chiedono che l’ora legale diventi permanente.

Proprio quest’ultima tornando nel lontano 2004 e andando con le lancette nei mesi primaverili ed estivi hanno regalato un risparmio di 11,7 miliardi di kWh

ovvero 2,2 miliardi di euro. Nonostante i dati proposti durante gli anni, ben 6 anni fa la Commissione Europea avanzò la richiesta di abolizione dell’ora legale. Il tutto basandosi su dei limitati benefici economici riscontrati e su degli effetti negativi sulla saluta fisica e mentale.

Tutti questi dati sono presi dal territorio italiano. Dove nel 2024 si è ridotto il consumo di energia di 340 milioni di kWh al pari di un fabbisogno annuale di 130 mila famiglie. Oltre a questi devono essere sommati i vantaggi ambientali, ovvero il l’abbassamento delle emissioni di CO2 per un numero di 160 mila tonnellate.

Riassunto il tutto nella parte Nord dell’Europa si tende per l’abolizione, mentre le nazioni del sud tendono ad esporre i numerosi benefici economici ed ecologici che sono sicuramente non trascurabili e di maggiore importanza. Senza trascurare anche chi vuole l’ora legale permanente come i 350 mila italiani.

 

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Pubblicato da
Gabriele Palmieri