I report presentati sono stati guidati da Benedetto Levi, Amministratore Delegato di Iliad, in collaborazione con accademici di rilievo. I risultati ottenuti evidenziano come questo tipo di promozioni danneggino sia la concorrenza sia i consumatori.
Secondo l’operatore telefonico le offerte “Operator Attack” stanno erodendo in modo significativo il valore del settore delle telecomunicazioni in Italia. Uno degli studi dimostra che dal 2013 al 2023 i ricavi del settore sono diminuiti del 36,3%. Tale contrazione viene collegata proprio al diffondersi delle offerte riservate, che limitano i margini operativi degli operatori. Inoltre, sottraggono risorse agli investimenti in innovazione tecnologica, inclusi quelli per la diffusione del 5G. Il risultato, secondo l’analisi, è un freno alla crescita e alla competitività del settore.
L’obiettivo di Iliad, attraverso questi studi, è di fornire al dibattito politico e regolatorio
solide evidenze sull’impatto negativo delle offerte riservate. A tal proposito, l’operatore sostiene che è necessario intervenire con una regolamentazione più stringente. Quest’ultima ha il compito di tutelare i consumatori e una concorrenza più equa. La stessa Iliad è spesso bersaglio delle pratiche di “winback” e “Operator Attack” da parte di altri operatori, il che rende la battaglia contro queste strategie un punto cardine del proprio impegno nel settore.Alla conferenza sono intervenuti anche esperti come i professori Cesare Pozzi, Domenico Lombardi e Davide Quaglione. I quali hanno spiegato come le offerte riservate generino condizioni di disuguaglianza. Una ricerca di mercato condotta da SWG, inoltre, ha rivelato che la maggioranza dei consumatori ritiene tali pratiche confuse e ingannevoli, aumentando la sfiducia nel settore della telefonia.
Alessandra Dragotto di SWG ha sottolineato la necessità di una regolamentazione che garantisca una maggiore trasparenza. Mentre rappresentanti politici come l’Onorevole Carmen Letizia Giorgianni e il Senatore Lorenzo Basso hanno espresso il loro supporto a un intervento legislativo. Entrambi hanno evidenziato l’urgenza di regolamentare queste offerte per assicurare un mercato più equilibrato e competitivo.