Alcune recenti indiscrezioni emerse nel web hanno evidenziato che il Google Tensor G5 potrebbe essere il processore designato per il nuovo smartphone di Mountain View. Nel dettaglio, sarà la serie Pixel 10 a montare il nuovo chip. Quest’ultimo è apparso di recente nel database di Geekbench, una piattaforma nota per i benchmark delle prestazioni dei dispositivi. Ciò ha dato la possibilità di ottenere un primo assaggio delle sue capacità e della sua configurazione tecnica.
Il chip, indicato con il nome “Google Frankel” ha raggiunto punteggi pari a 1.323 punti nei test single-core. Nei multi-core, invece, è arrivato a 4.004 punti. Tali valori risultano inferiori rispetto a quelli del suo predecessore, il Google Tensor G4, e suggeriscono che il nuovo processore potrebbe non competere con le recenti CPU di fascia alta di Qualcomm e MediaTek.
Google Tensor G5 sui nuovi Pixel 10?
Anche se i punteggi preliminari che non riescono a competere con i principali rivali, il chip potrebbe puntare a offrire prestazioni equilibrate. Quest’ultime, dunque, potrebbero avere l’obiettivo di ottimizzare l’ecosistema Google. Con particolare attenzione all’intelligenza artificiale, al machine learning e all’efficienza operativa.
Secondo le informazioni disponibili su Geekbench, il chip è configurato con una CPU che include un core ad alte prestazioni da 3,40 GHz. Sono presenti, inoltre, cinque core a 2,86 GHz per gestire carichi intermedi e due core a 2,44 GHz ottimizzati per il risparmio energetico. Per la componente grafica (GPU), sembra che Google abbia optato per una soluzione di Imagination Technologies. Ovvero una GPU PowerVR D-Series DXT-48-1536, in grado di offrire buone prestazioni grafiche per le esigenze dei dispositivi moderni.
Suddetti risultati, però, potrebbero indicare che il Google Tensor G5 sia ancora in una fase di sviluppo iniziale. Motivo per cui i punteggi di Geekbench potrebbero migliorare con ulteriori ottimizzazioni prima del lancio ufficiale. Un’altra possibilità è che Google abbia scelto di focalizzarsi più sull’efficienza energetica che sulla pura potenza di calcolo. Tale scelta potrebbe riflettere una strategia mirata a migliorare l’esperienza complessiva degli utenti, rendendo gli smartphone della serie Pixel 10 più efficienti in termini di consumo energetico.