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MacBook Pro con M4 Max: potenza e innovazione per professionisti

Il nuovo chip M4 Max di Apple ha raggiunto traguardi straordinari nei benchmark Geekbench, superando nettamente i processori di Intel e AMD. I test condotti su un MacBook Pro da 16 pollici hanno rivelato punteggi impressionanti: 4.060 punti nel test single-core e 26.675 nel test multi-core. Questi risultati evidenziano un miglioramento notevole rispetto alla generazione precedente, con performance superiori del 30% in single-core e del 27% in multi-core rispetto al suo predecessore, l’M3 Max. 

 

In arrivo i nuovi MacBook Pro con chip M4 Max

Confrontato con i chip x86 di Intel e AMD, l’M4 Max si è dimostrato superiore, battendo l’Intel Core Ultra 9 285K del 19% in single-core e del 16% in multi-core. Anche rispetto all’AMD Ryzen 9 9950X, il nuovo processore di Apple ha ottenuto risultati migliori, con un vantaggio del 18% in single-core e del 25% in multi-core. Questo SoC di punta è progettato specificamente per professionisti come data scientist e artisti 3D. Nella sua configurazione top, l’M4 Max

è dotato di 16 core CPU, con 12 ad alte prestazioni e 4 ad alta efficienza, e 40 core GPU, oltre a supportare fino a 128 GB di memoria unificata condivisa tra CPU e GPU. I nuovi MacBook Pro, inoltre, introducono il supporto per il Thunderbolt 5, che offre velocità di trasferimento fino a 120 Gb/s.

Tuttavia, il prezzo rappresenta un punto critico. La configurazione base dell’M4 Max, che include una CPU da 14 core, una GPU da 32 core e 36 GB di memoria unificata in un MacBook Pro da 14 pollici, parte da un costo di 3.899 euro. Questa cifra elevata potrebbe indurre alcuni utenti a esplorare alternative che utilizzano schede grafiche dedicate. È importante anche considerare che Geekbench non è l’unico strumento per valutare le prestazioni di un processore, rendendo interessante l’attesa per altri test, come Cinebench e HandBrake, per avere una visione più completa delle capacità dell’M4 Max.

Le prime consegne dei MacBook Pro 2024 con il nuovo chip sono attese per l’8 novembre. Solo dopo i test in ambienti lavorativi reali sarà possibile apprezzare appieno il potenziale di questa nuova tecnologia.

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Pubblicato da
Margherita Zichella