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Preoccupati per l’imminente fine del supporto ufficiale di Windows 10? Microsoft ha annunciato una soluzione che potrebbe venire in soccorso agli utenti privati affezionati a questo sistema operativo. Per la prima volta, infatti, sarà possibile acquistare un’estensione del supporto anche per i consumatori individuali. Un’opzione finora riservata esclusivamente alle aziende. Il costo annuale sarà di 30 dollari (circa 27,51€) per singolo dispositivo. Esso garantirà aggiornamenti di sicurezza fino al 2026. Dunque oltre la scadenza del supporto ufficiale prevista per ottobre 2025.

Windows 10: sicurezza e limiti, cosa prevede il supporto esteso

Tale iniziativa rappresenta un cambio di rotta per Microsoft, che in passato aveva concesso gli Extended Security Updates (ESU) solo per il settore aziendale. Giustificando una simile scelta con la maggiore durata di vita media dei dispositivi in ambito professionale. La decisione riflette il tentativo di offrire una soluzione a chi non può o non vuole aggiornare il proprio device a Windows 11, spesso per incompatibilità hardware. Per l’utenza business, invece, il pacchetto ESU rimarrà invariato. Prevede infatti sempre un costo annuale di 55€ per dispositivo e una durata massima di tre anni.

Il supporto esteso di Microsoft per Windows 10 si concentrerà esclusivamente sugli aggiornamenti di sicurezza classificati come Critici o Importanti. Quindi su vulnerabilità che possono compromettere seriamente la stabilità o la sicurezza del sistema. Ciò significa che gli utenti non riceveranno aggiornamenti per nuove funzionalità, correzioni di bug minori, o assistenza tecnica. Chi decide di non sottoscrivere l’estensione vedrà comunque il proprio sistema operativo continuare a funzionare anche dopo il termine del supporto. Pur con una maggiore esposizione a potenziali attacchi informatici.

Per chi invece desidera un sistema aggiornato, la migrazione a Windows 11 resta la scelta naturale. Ad ogni modo, Microsoft ha imposto alcuni requisiti per questo sistema operativo. Infatti è richiesta una CPU di ultima generazione (dal 2018 in poi) e il modulo di sicurezza TPM, escludendo di fatto molti computer meno recenti, ma ancora perfettamente funzionanti. I più esperti hanno trovato modi per aggirare questi limiti, ma per chi non è pratico o preferisce evitare procedure non ufficiali, l’estensione del supporto può rappresentare una valida alternativa per mantenere aggiornato e sicuro Windows 10.

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