Occidental Petroleum, la compagnia texana con sede a Houston, è al lavoro sul progetto STRATOS, un impianto da un miliardo di dollari destinato a diventare il più grande sistema di cattura diretta di anidride carbonica al mondo. Situato nella contea di Ector, in Texas, STRATOS si estenderà su 26 ettari e sarà pronto per la metà del 2025, con l’obiettivo di eliminare 500.000 tonnellate metriche di CO2 dall’atmosfera ogni anno. Per raggiungere questo traguardo ambizioso, la struttura sarà dotata di una complessa rete di tubature, edifici e ventilatori che filtreranno il diossido di carbonio, immagazzinandolo poi sotto terra in aree sicure e isolate.
Il progetto STRATOS: tra speranze e difficoltà
STRATOS ha attirato un notevole sostegno economico e politico: dal Inflation Reduction Act dell’amministrazione Biden sono arrivati importanti crediti fiscali, e aziende di spicco come Microsoft si sono impegnate a comprare crediti di carbonio equivalenti alle 500.000 tonnellate annue rimosse. Tuttavia, nonostante l’entusiasmo per la portata tecnologica e ambientale di questo progetto, persistono dubbi riguardo alla sua reale sostenibilità energetica e ai costi di lungo termine. La cattura diretta di CO2 dall’aria, pur avanzata, richiede infatti una quantità significativa di energia a causa della bassa concentrazione di anidride carbonica nell’atmosfera, che è appena dello 0,04 percento.
Oltre alla questione energetica, i costi rappresentano un’altra sfida. La costruzione di STRATOS, valutata circa un miliardo di dollari, è un esempio chiaro delle difficoltà che progetti di questa portata impongono dal punto di vista finanziario, limitando le possibilità di aziende più piccole di competere. Inoltre, le recenti problematiche legate all’immagazzinamento della CO2 sollevano preoccupazioni riguardo alla sicurezza a lungo termine. Solo lo scorso settembre, un pozzo di stoccaggio in Illinois ha mostrato segni di migrazione indesiderata di fluidi in una zona sotterranea non autorizzata, con l’intervento della Environmental Protection Agency (EPA) per garantire la sicurezza dell’area.
Infine, in Texas, una lunga storia di attività sismica e problematiche dovute all’iniezione di acque reflue nei giacimenti petroliferi solleva dubbi sulla stabilità dello stoccaggio sotterraneo. Eppure, per molti esperti, la tecnologia di cattura diretta rimane un tassello fondamentale nella lotta contro il cambiamento climatico, potendo ridurre le emissioni storiche senza promuovere una nuova estrazione di combustibili fossili.