Alcuni dispositivi Samsung con chip Exynos presentano una vulnerabilità di sicurezza che potrebbe esporre gli utenti a rischi elevati. I ricercatori del Threat Analysis Group (TAG) di Google hanno segnalato un difetto all’interno di specifiche versioni dei chipset Exynos, utilizzati per alimentare smartphone di fascia media e dispositivi indossabili come gli smartwatch. Questa falla, identificata come CVE-2024-44068, consente ai malintenzionati di ottenere privilegi di accesso elevati, permettendo l’installazione di malware e altre attività dannose.
Tra i modelli a rischio figurano diversi smartphone popolari, come la serie Galaxy S10, Galaxy Note 10 e 10+, Galaxy S20, Galaxy A51 5G, Galaxy A71 5G e il Galaxy Watch con chip Exynos W920. I chip Samsung Exynos interessati sono infatti le versioni 9820, 9825, 980, 990 e 850. La gravità della vulnerabilità è stata classificata con un livello di 8.1, e Google ha raccomandato una tempestiva installazione di patch di sicurezza per mitigare i rischi.
L’allerta è stata comunicata a Samsung già all’inizio dell’anno e, grazie alla collaborazione tra i due team, è stato possibile affrontare la minaccia. Samsung ha infatti rilasciato una patch di sicurezza il 7 ottobre, mirata a risolvere il problema sui dispositivi interessati. Per garantire la protezione, è fondamentale che gli utenti verifichino di aver installato l’ultimo aggiornamento di sicurezza. Questo aggiornamento riduce il rischio di eventuali accessi non autorizzati e protegge i dati personali da potenziali minacce.
In sintesi, gli utenti in possesso di dispositivi Samsung con chip Exynos sono invitati a controllare gli aggiornamenti di sistema. Scaricare e installare l’ultimo aggiornamento disponibile è il modo migliore per proteggere il proprio dispositivo e i propri dati. Fortunatamente l’azienda sudcoreana è stata prontamente in grado di porre una pezza al problema, che se non scoperto il prima possibile sarebbe potuto diventare davvero una brutta gatta da pelare, sia per gli utenti che per la realtà stessa.