Da inizio mese Oslo ha imposto una nuova regolamentazione. Di che si tratta? Del divieto di circolazione di taxi non elettrici all’interno della città. Ha trasformato così il settore dei trasporti pubblici in un pilastro della sostenibilità. L’obiettivo del Paese? Quello di eliminare i veicoli a combustione tradizionale. La strada è stata tutt’altro che semplice. I tassisti hanno cercato di ottenere un rinvio della misura al 2027, senza successo. Sostenevano che la capitale non fosse ancora pronta a garantire una ricarica adeguata a tali vetture. Nonostante queste richieste, il consiglio comunale ha mantenuto la scadenza iniziale. C’è stata però qualche protesta e una causa da parte di alcuni proprietari di taxi contro la città.
È stata fatta un’eccezione per i taxi provenienti da altri comuni. Questi sono stati autorizzati a entrare a Oslo anche se non soddisfano i requisiti ambientali. Una misura sufficiente? I dubbi tuttora non mancano. L’introduzione esclusiva di taxi elettrici migliorerà davvero la qualità dell’aria in modo significativo? E come reagiranno i tassisti, già sotto pressione per l’aumento dei costi legati ai veicoli elettrici?
Con i Taxi elettrici la Norvegia continua verso la sostenibilità
I Taxi elettrici non sono l’unico cambiamento del Paese. Nella corsa della Norvegia verso l’uso di auto al 100% elettriche ci sono state diverse manovre. Lo scorso anno, ben il 96,4% delle nuove immatricolazioni era già costituito da veicoli elettrici. Una cifra impressionante. I numeri dimostrano quanto il Paese sia avanti rispetto al resto d’Europa. Altra cosa sensazionale è che il numero di veicoli completamente elettrici ha superato per la prima volta quello delle auto a benzina sulle strade.
Come hanno raggiunto un successo simile? Gli incentivi statali hanno avuto un ruolo fondamentale. I bonus hanno permesso a molti di acquistare auto elettriche ad ottimi prezzi. A questi incentivi si aggiungono una serie di agevolazioni fiscali e un’infrastruttura di ricarica estesa. Perché non sono stati intrapresi gli stessi metodi altrove? Poiché si tratta di elementi difficili da replicare su larga scala in altri Paesi europei. La popolazione ridotta ha reso infatti possibile un tale investimento in ricarica e incentivi senza sforzi eccessivi.