Mentre rimangono ignote le informazioni su densità di pixel, luminosità, e produttore del pannello. È possibile che Apple identifichi i nuovi display come dotati di “Liquid Motion”, un marchio che si differenzierebbe dal “ProMotion” dei modelli a 120 Hz. Finora riservato alle linee di dispositivi premium.
Apple è notoriamente “conservativa” riguardo l’adozione di frequenze di aggiornamento elevate sui suoi schermi. È attualmente l’unico produttore che propone smartphone di fascia alta ancora limitati a 60 Hz. In contrasto con i 120 Hz ormai comuni su gran parte dei dispositivi Android, anche di fascia media o bassa. Va detto, però, che la qualità dei display Apple è indiscutibile, tanto che molti utenti apprezzano la loro resa nonostante la frequenza di aggiornamento relativamente bassa.
Anche nel segmento desktop e tablet, Apple ha riservato frequenze di aggiornamento superiori solo ai dispositivi di punta. A tal proposito, secondo alcune indiscrezioni, Apple starebbe pianificando di portare i 120 Hz anche sui futuri modelli di iPhone non Pro. Implementando la tecnologia LTPO con refresh variabile già usata sui modelli di punta. Le voci suggeriscono che Apple stia lavorando a un progressivo upgrade della frequenza di aggiornamento su gran parte della sua gamma di prodotti. Inclusi i desktop e i dispositivi mobili di fascia media, come l’iPad Air.
L’introduzione di un display a 90 Hz rappresenterebbe quindi un primo passo in questa direzione. Al momento è solo possibile attendere ulteriori dettagli ufficiali o specifiche che possano chiarire meglio come questa nuova tecnologia verrà implementata e distribuita sui vari dispositivi dell’azienda di Cupertino.