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Huawei dovrebbe tenere l’evento di lancio della famiglia Mate 70 proprio a novembre. Nonostante il brand non ha comunicato dettagli ufficiali in merito, la nuova serie di smartphone sarà basata sul chipset proprietario Kirin 9100.

La maggior parte delle informazioni sul SoC sono avvolte dal mistero ma grazie ad alcune indiscrezioni possiamo scoprire alcuni dettagli prima del lancio ufficiale. Grazie ad un report dell’utente Telegram spektykles, alcune caratteristiche tecniche del Kirin 9100 sono state svelate in anteprima.

L’utente ha condiviso le informazioni ottenute direttamente da un device della serie Mate 70. Nella scheda “Device Info HW” presente nel menu Impostazioni è stato possibile scoprire che il Kirin 9100 utilizza il nome in codice HiSilicon Baltimore.

 

Il SoC Kirin 9100 si preannuncia come una netta evoluzione della precedente generazione e sarà a bordo della famiglia Huawei Mate 70

La piattaforma hardware su cui si basa il chipset è una ARM v8 caratterizzata da una soluzione octa-core per la CPU. La suddivisione dei core vede un core ad alte prestazioni Cortex-X1 che opera a 2,67 GHz e assicura le massime performance quando necessario. A supporto tre core Cortex-A78 a 2,32 GHz pensati per assicurare buone prestazioni con attenzione ai consumi. Infine, Huawei ha scelto di utilizzare quattro core Cortex-A55 ad alta efficienza energetica con frequenza operativa a 2,02 GHz.

L’utilizzo dell’architettura ARM v8 è un limite rispetto alla diretta concorrenza che può accedere alle più recenti tecnologie. Infatti, il MediaTek Dimensity 9400 è basato sulla piattaforma ARM v9 e può esprimere prestazioni nettamente maggiori.

Passando alla GPU, il SoC Kirin 9100 utilizzerà la Maleoon 910 che nasce come evoluzione diretta di quella utilizzata per la precedente generazione di chipset. Ci aspettiamo che nell’utilizzo quotidiano non ci saranno problemi e la GPU sarà in grado di svolgere tutti i task tra cui anche il gaming.

Il processo produttivo utilizzato per la realizzazione del Kirin 9100 sarà a 6nm basato sul nodo N+3 di SMIC. Dal punto di vista delle prestazioni pure, gli analisti si aspettano che il nuovo chipset di Huawei sarà in grado di piazzarsi tra lo Snapdragon 8 Gen 2 e lo Snapdragon 8+ Gen 1. Il brand cinese continua a pagare gli effetti del ban imposto dagli Stati Uniti e l’impossibilità di accedere alle ultime tecnologie informatiche.

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