Meta è stata costretta a rinunciare ai piani per la costruzione di un innovativo data center alimentato a energia nucleare. Il motivo riguarda un imprevisto di natura ambientale. Il progetto ha incontrato ostacoli insormontabili a causa della presenza di una rara specie di api nel terreno selezionato per l’edificio. Suddetto elemento ha causato un arresto improvviso nei piani dell’azienda, come emerso in una riunione interna.
L’idea era di avvalersi di energia a zero emissioni attraverso la collaborazione con un operatore nucleare esistente, così da fornire energia pulita e affidabile a un nuovo centro dati avanzato. Quest’ultimo sarebbe stato orientato a supportare le crescenti esigenze di elaborazione dell’intelligenza artificiale. E non è tutto. Oltre ai problemi di tipo ecologico, Meta ha dovuto fronteggiare anche barriere normative particolarmente stringenti.
Bloccato il nuovo progetto di Meta
Il mercato dei data center è in continua espansione, con richieste di energia sempre più elevate. A tal proposito, il settore tecnologico punta sui piccoli reattori modulari (SMR) come soluzione innovativa. Tali reattori offrono numerosi vantaggi. Sono compatti, sicuri e possono essere posizionati più vicino ai centri di consumo. Il tutto riducendo i tempi di costruzione rispetto ai reattori tradizionali. Oltre all’efficienza energetica, la sostenibilità è una priorità per le aziende, poiché l’intelligenza artificiale consuma una quantità di energia fino a dieci volte superiore.
Mark Zuckerberg ha espresso frustrazione riguardo alle poche alternative nucleari disponibili negli Stati Uniti. Il CEO e fondatore di Meta ha sottolineato come la Cina stia avanzando rapidamente nella costruzione di nuovi reattori e nella ricerca sulla fusione nucleare. Se il progetto fosse stato completato, Meta sarebbe stata la prima delle Big Tech a utilizzare l’energia nucleare per alimentare direttamente l’AI.
Nonostante l’imprevisto, l’azienda non ha abbandonato il suo obiettivo. Meta è già riuscita a raggiungere la “carbon neutrality” dal 2020. A tal proposito, continua a esplorare soluzioni di energia carbon-free. Tra cui l’opzione nucleare, per sostenere la sua visione di sviluppo sostenibile e confermare agli investitori la validità dei propri investimenti nel settore dell’intelligenza artificiale.