News

RC Auto: aumenti senza freni, rincari fino al 17,3% in due anni

Il mercato delle assicurazioni auto non dà tregua. Pare che le cose vadano sempre peggio Secondo i dati forniti da IVASS, l’istituto per la vigilanza delle assicurazioni, a settembre 2024 il prezzo medio delle polizze RC Auto ha toccato quota 414 euro. Si è avuto un incremento del 6,8% su base annua in termini nominali e del 6,1% in termini reali. Una dinamica che non sembra rallentare. Già ad agosto l’aumento era stato del 6,7%, con una media di 418 euro. Ma perché questi costi continuano a lievitare?  Che fine hanno fatto tutte le promesse di intervento da parte del Governo?

Non c’è provincia che si salvi dall’ondata di aumenti: si va dal +1,3% registrato a Reggio Calabria fino al preoccupante +11% di Roma e Caltanissetta. Anche il divario di premio tra Napoli e Aosta resta elevato, con una differenza di 261 euro, pur essendo diminuito del 40,5% rispetto al 2014. Le disparità geografiche, unite all’inflazione che sta spingendo i prezzi verso livelli pre-pandemia, stanno peggiorando una situazione già difficile. Chi, poi, non appartiene alla prima classe di merito è ancora più penalizzato: per loro l’aumento è stato del 9,8%

.

Il Codacons lancia l’allarme: 2 miliardi in più pagati per le auto dai guidatori

A denunciare l’impatto di questi rincari è anche il Codacons, che ha stimato un aggravio di 2 miliardi di euro per i consumatori nell’ultimo biennio. Come è possibile che dal 2022 le tariffe siano aumentate di un ulteriore 17,3%? Se nel gennaio di due anni fa il premio medio era di 353 euro, ora i 414 euro attuali si traducono in un esborso di 61 euro in più a polizza. Nonostante una temporanea riduzione dei costi tra il 2014 e il 2022, i prezzi sono tornati a salire, gravando ulteriormente sul budget delle famiglie già colpite da altre spese in crescita. Nel frattempo, si attende una riforma del settore assicurativo che dovrebbe introdurre misure concrete per arginare i rincari. Un piccolo passo avanti è stato fatto con la possibilità di portare i dati della scatola nera a un’altra compagnia, ma basterà per invertire la tendenza?

Condividi
Pubblicato da
Rossella Vitale