In Svizzera, un impianto di test Hyperloop ha stabilito un nuovo record per il viaggio più lungo mai effettuato da una capsula in un ambiente sottovuoto, rinnovando l’interesse verso questo innovativo progetto di trasporto ad alta velocità. Nonostante gli oltre dieci anni di promesse e progetti, il sistema Hyperloop, ideato da Elon Musk nel 2013, stenta ancora a decollare come una vera alternativa al trasporto tradizionale.
Il test, realizzato presso una struttura dell’EPFL, ha visto l’utilizzo di un motore a induzione lineare (LIM) per ottimizzare le prestazioni a velocità elevate. Questo motore fa parte del progetto LIMITLESS, che ha testato un modello in scala 1:12 della capsula Hyperloop. Il veicolo ha percorso 11,8 chilometri a una pressione di soli 50 millibar, stabilendo un record che, se trasferito a dimensioni reali, corrisponderebbe a 141,6 chilometri. Questo risultato, seppur ancora distante dai 1.200 km/h teorici, segna un progresso significativo.
Nel corso di 82 test, sono stati monitorati vari sottosistemi cruciali, tra cui propulsione, infrastruttura di comunicazione ed elettronica di potenza. La capsula testata è autonoma, alimentandosi e muovendosi senza l’intervento di operatori esterni. Il team ha dichiarato che l’infrastruttura della pista è progettata per operare come un circuito chiuso, permettendo massima efficienza energetica e senza limitazioni intrinseche di lunghezza.
Durante i test, la capsula ha raggiunto una velocità massima di 40,7 km/h, che, se scalata, corrisponde a circa 488 km/h. Anche se inferiore rispetto al record di 623 km/h stabilito in Cina, la velocità è comunque un passo positivo verso l’adozione di questo sistema. Nonostante il calo di visibilità negli ultimi anni, questi progressi offrono segnali di speranza per un futuro trasportistico più veloce e sostenibile. Le tecnologie sviluppate potrebbero, infatti, trovare applicazioni in molti altri settori, come automotive, metropolitane, ferrovie e aerospazio, aprendo nuove opportunità nel panorama del trasporto ad alta velocità.