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Fanali retronebbia: come usarli senza causare problemi

Gli automobilisti, con l’arrivo delle prime nebbie, devono prestare attenzione alla riduzione della visibilità. Si tratta di un rischio importante per tutti coloro che sono alla guida. A tal proposito, per garantire la propria sicurezza e quella degli altri, può essere utile accendere il fanale retronebbia. Suddetta luce, posizionata sul retro del veicolo, è di colore rosso intenso. La sua funzione è quella di rendere più visibile l’auto in situazioni di scarsa visibilità. Proprio come in caso di nebbia fitta. O anche con la pioggia intensa o neve abbondante.

Anche se l’utilizzo del retronebbia è essenziale per la sicurezza stradale, è altrettanto importante utilizzarlo con cautela. Se acceso in situazioni non necessarie, infatti, può risultare estremamente fastidioso per gli automobilisti che seguono.

Fanali retronebbia: ecco quando usarli

L’utilizzo inappropriato del fanale, considerando la sua possibile pericolosità, può avere anche delle conseguenze legali. Il Codice della Strada disciplina il suo impiego nell’articolo 153, comma 8. Qui si stabilisce che il retronebbia può essere utilizzato esclusivamente in caso di visibilità inferiore ai 50 metri. Accendere il retronebbia quando la visibilità è ridotta è quindi non solo consentito, ma obbligatorio, poiché contribuisce a ridurre i rischi di tamponamenti o incidenti.

È però fondamentale spegnerlo non appena la visibilità migliora o quando ci si trova in una fila di veicoli. In questi casi l’eccessiva intensità luminosa potrebbe essere più di disturbo che d’aiuto.

L’uso inappropriato del fanale retronebbia può comportare sanzioni piuttosto elevate. In questi casi le multe variano da 42 a 173 euro. Utilizzarlo a sproposito, quindi, non solo può risultare fastidioso per gli altri automobilisti, ma anche costoso per chi non rispetta le normative. Essere consapevoli delle condizioni in cui è realmente utile accendere il retronebbia è essenziale per una guida sicura e responsabile. In questo modo sarà possibile contribuire a mantenere la sicurezza su strada per tutti.

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Pubblicato da
Margareth Galletta