Negli Stati Uniti un giudice federale ha preso un’importante decisione riguardo diversi casi di frode. La causa era stata avviata da Judy May, una cittadina americana che nel 2021 aveva perso 1.000 dollari dopo essere caduta in una truffa che le chiedeva di acquistare carte regalo Google Play.
La giudice Beth Freeman ha stabilito che l’azienda di Mountain View non ha l’obbligo di risarcire le vittime. Tale decisione si basa sul fatto che Google non avrebbe avuto un ruolo diretto o consapevole nel portare avanti la frode. Dunque, non può essere ritenuta responsabile delle perdite finanziarie subite dalle vittime.
Google non è responsabile: ecco quanto stabilito dalla giudice
La frode si basava su false istruzioni. Alle vittime veniva detto che i codici delle carte regalo sarebbero serviti a coprire le “spese di gestione” per un inesistente finanziamento governativo. La citata cittadine Judy May, dopo aver scoperto di essere stata truffata, si era rivolta a Google per ottenere un rimborso. L’azienda ha rifiutato, sostenendo che la propria politica non prevede rimborsi per transazioni effettuate tramite carte regalo. Ciò ha portato all’inizio della disputa in tribunale.
May ha sostenuto che Google fosse consapevole della crescita di tali truffe e avrebbe dovuto intraprendere azioni più incisive per proteggere i consumatori. La giudice Freeman ha respinto la maggior parte delle argomentazioni presentate da May, affermando che la perdita economica da lei subita fosse attribuibile a una frode orchestrata da terze parti e non derivante da omissioni o comunicazioni fuorvianti da parte di Google stessa.
La decisione del tribunale allinea Google ad altri importanti rivenditori che adottano simili politiche restrittive in termini di rimborsi. Limitando le responsabilità nei casi di frode come questa. Ciò solleva dibattiti etici sul ruolo che le aziende tecnologiche dovrebbero assumere nel proteggere i propri utenti da attività fraudolente, specialmente in un periodo in cui le truffe digitali sono in aumento.