Crisi per Nissan. La società prevede di tagliare presto 9.000 posti di lavoro e di ridurre della capacità produttiva globale del 20%. La decisione arriva dopo un crollo degli utili nel semestre marzo-settembre. I profitti sono inoltre scesi da 1,8 miliardi a poco più di 100 milioni di euro, affondando l’azienda. Di fronte a questa grave situazione, La Nissan si è vista costretta a rivedere le stime di profitto per l’anno in corso. Gli utili operativi previsti? Inferiori a un miliardo di euro, contro i tre miliardi stimati in precedenza. La casa che ha avuto per anni successo, ora è in difficoltà.
La ristrutturazione e i cambiamenti vogliono portare ad un risparmio di 2,4 miliardi di euro all’anno. Davanti a una situazione di estrema gravità, Nissan ha dichiarato che è essenziale adottare misure urgenti per invertire la tendenza. L’obiettivo? Rendere l’azienda in una struttura più snella e resiliente. La Nissan vuole divenire capace di adattarsi velocemente al mercato e a tutte le sue sfide continue. A conferma della serietà del piano, il CEO Makoto Uchida e altri dirigenti si sono impegnati in primis a dimezzare i loro compensi da novembre. Un gesto simbolico per dimostrare il loro coinvolgimento personale nella strategia di contenimento dei costi.
La concorrenza non dà tregua alla Nissan
Nissan non è solo di fronte a queste sfide. In Giappone, si trova a competere direttamente con Tesla, leader nella rivoluzione elettrica. In Cina, ha già chiuso una fabbrica a causa del crollo delle vendite. I costruttori locali, sempre più aggressivi, stanno erodendo la sua quota di mercato. Come può Nissan reggere in un ambiente così competitivo?
Per raccogliere risorse, l’azienda ha anche deciso di vendere fino al 10% della sua partecipazione in Mitsubishi, riducendo la quota dal 32%. È una scelta dettata dalla necessità di ottimizzare gli asset e concentrare gli investimenti dove necessario. La crisi di Nissan riflette una tendenza più ampia. L’intero settore automobilistico sta affrontando la transizione verso l’elettrificazione. Sarà solo Nissan a dover tagliare? O anche altre case automobilistiche saranno costrette a prendere misure simili per adattarsi? Le domande rimangono aperte. Una cosa è certa: il mercato sta cambiando rapidamente e le aziende dovranno reagire. Nissan lo sta già facendo.