Le batterie allo stato solido sono da tempo considerate il “Sacro Graal” dell’industria automobilistica elettrica. Ma cosa le rende così attese? Rispetto alle attuali celle agli ioni di litio, questa nuova tecnologia offre una densità energetica di 500 Wh/kg. Si ha un miglioramento di circa il 40%. Un aumento di autonomia significativo per le auto elettriche. Finalmente si potrebbe ridurre l’ansia da ricarica e spingere molti a fare il passo verso la mobilità elettrica.
CATL, leader mondiale nella produzione di batterie, ha recentemente potenziato la sua ricerca e sviluppo, investendo in modo aggressivo e ampliando il team dedicato a questa tecnologia, che ora conta oltre 1.000 esperti. Il progetto di CATL si avvicina a tappe importanti: l’azienda ha iniziato la validazione delle celle allo stato solido da 20 Ah, una fase che segna l’avanzamento dalla sperimentazione di laboratorio verso una possibile produzione di massa. Che sia l’inizio di una nuova era per le batterie?
Verso una produzione limitata delle batterie già nel 2027?
CATL punta ad avviare una produzione a basso volume di queste celle avanzate entro il 2027. I miglioramenti nella densità energetica sono promettenti, ma per ora restano alcune sfide. La durata e i tempi di ricarica delle celle allo stato solido non hanno ancora raggiunto gli standard desiderati, e per superare queste barriere tecniche occorreranno ulteriori test e ottimizzazioni.
Il progetto è ormai in fase avanzata. CATL ha rivelato che, utilizzando una scala di valutazione tecnologica da 1 a 9, le sue batterie allo stato solido hanno già raggiunto un punteggio di 4. L’obiettivo? Arrivare a un punteggio di 7-8 entro il 2027 per garantire un processo produttivo stabile e pronto per la fabbricazione su piccola scala. Sarà davvero questa la tecnologia che porterà l’elettrico a un livello successivo? La strada è tracciata e l’entusiasmo di CATL potrebbe essere solo l’inizio di un’ondata di innovazioni nel settore delle batterie. In un mercato sempre più competitivo, ogni progresso potrebbe segnare la differenza tra chi dominerà la mobilità elettrica del futuro e chi resterà indietro.