La funzione di filtraggio delle chiamate è già ampiamente apprezzata dagli utenti. Il motivo riguarda la possibilità che l’Assistente Google risponda alle chiamate in entrata con un messaggio audio. Quest’ultimo richiede l’identità del chiamante. Ciò permette di filtrare le chiamate non desiderate. Evitando così agli utenti di rispondere personalmente a telefonate sconosciute o potenzialmente fastidiose. Verso la fine dello scorso anno, Google aveva già compiuto un passo avanti con l’introduzione delle risposte contestuali. Ovvero risposte audio personalizzate basate sul contesto della chiamata. Successivamente, a marzo, è stata aggiunta una funzionalità che consente all’Assistente di rispondere anche in caso di chiamante silenzioso
.Ora, il nuovo aggiornamento punta ad utilizzare l’intelligenza artificiale in modo ancora più avanzato. Google sembra intenzionata a sviluppare un sistema che permetta di comprendere il motivo della chiamata, generando risposte adeguate. Facilitando così il filtraggio delle chiamate.
Anche se non è ancora chiaro quando le nuove funzionalità saranno disponibili per il pubblico, è probabile che Google inizi con una fase di test limitata in alcuni mercati. Per poi eventualmente estenderla su scala globale. Non si tratta dell’unica innovazione AI in programma per le chiamate su Android. A breve, gli utenti potrebbero essere in grado di effettuare chiamate e inviare messaggi utilizzando l’assistente vocale, senza dover sbloccare il telefono. Nel frattempo, Google sta anche lavorando all’integrazione del suo assistente Gemini, potenziando il suo ecosistema con nuove estensioni.