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Green Deal: il governo italiano punta ad una revisione anticipata

Da diverso tempo il governo italiano sta spingendo per ottenere dall’UE una revisione anticipata delle regole relativa al Green Deal. Quest’ultima è fissata al 2026. Per il momento, la richiesta non sembra aver trovato un riscontro positivo. La Commissione Europea ha, infatti, confermato che il calendario di revisione delle normative rimarrà invariato. Eppure, l’Italia continua a premere affinché l’UE anticipi tale processo. L’obiettivo è dare respiro all’industria automobilistica. Quest’ultima in Europa sta attraversando un periodo di forti pressioni. Ciò riguardo l’obiettivo di raggiungere gli ambiziosi obiettivi climatici imposti dall’UE. Soprattutto considerando la crescente concorrenza con i produttori cinesi.

Green Deal anticipato? Ecco la richiesta dell’Italia

Secondo Bloomberg, il Governo italiano, insieme alla Repubblica Ceca, sta lavorando a un documento. Quest’ultimo dovrebbe essere sottoposto alla Commissione Europea. In tale bozza, i due Paesi chiedono all’UE di adottare una visione più ampia rispetto alle tecnologie impiegabili nel settore automotive. Per poter raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione. L’idea è quella di non limitare il supporto ai soli veicoli elettrici

a batteria o a idrogeno. Si punta a riconoscere anche altre soluzioni. Come i combustibili sintetici (e-fuel), capaci ridurre le emissioni di CO2. Inoltre, la bozza richiede di anticipare al 2025, o addirittura al 2024, la revisione delle normative relative al Green Deal.

La Commissione Europea ha già espresso apertura nei confronti del principio della “neutralità tecnologica“. Inoltre, ha riconosciuto un possibile ruolo per gli e-fuel nel percorso di decarbonizzazione. Ciò però non ferma l’Italia e la Repubblica Ceca che ritengono indispensabile una revisione anticipata delle regole. Secondo quanto riportato ciò potrebbe evitare che le case automobilistiche incorrano in pesanti sanzioni dovute al mancato rispetto delle norme sulle emissioni di flotta previste per il prossimo anno. Infine, il documento suggerisce l’introduzione di un pacchetto di sostegno per il settore. Non sono però stati specificati i dettagli sui tipi di incentivi previsti.

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Pubblicato da
Margareth Galletta