Mazda ha sorpreso tutti al Japan Mobility Show 2023 con la Iconic SP, una concept coupé sportiva caratterizzata da un rivoluzionario sistema EV rotativo. Ora è ufficiale: non si tratterà solo di un prototipo da esposizione, ma di una vera sportiva pronta a scendere in strada. Dopo mesi di speculazioni, Mazda ha confermato che questo concept si trasformerà in un modello di produzione. Quali sorprese ci riserverà? Potrebbe davvero raccogliere l’eredità delle leggendarie RX-7 e RX-8?
Masashi Nakayama, General Manager della Divisione Design di Mazda, ha rivelato che la Iconic SP non è solo una dimostrazione di stile. Non è solo una vettura da tener esposta, come ha anche dichiarato dichiarato Nakayama, sottolineando che l’obiettivo è stato fin dall’inizio quello di arrivare a una produzione in serie. Le linee affilate e la configurazione compatta ricordano le mitiche sportive RX, ma con un’attenzione alla sostenibilità senza precedenti. La tecnologia del motore rotativo rivive, ma in una veste moderna: l’EV rotativo a due rotori è progettato per funzionare come range extender, abbinato a un motore elettrico che sprigiona 370 CV.
Mazda ha curato ogni dettaglio del design, dalla posizione delle porte fino alla lunghezza del veicolo e alla visibilità, per garantire un’esperienza unica. Quest’auto non è solo una sportiva, ma il simbolo dell’impegno di Mazda verso la mobilità del futuro. Il cuore della Iconic SP è il motore rotativo, capace di funzionare con carburanti a zero emissioni e con grande compattezza e potenza. Ma Mazda sta davvero puntando tutto su questo? Sebbene non siano stati confermati dettagli sulla motorizzazione del modello di serie, l’EV rotativo potrebbe rappresentare una soluzione ideale per una sportiva elettrica senza alcuna rinuncia all’adrenalina e alla potenza. E se potesse segnare una nuova era per le sportive a basse emissioni? Mazda dimostra che la tecnologia può unire il passato e il futuro: prestazioni elevate con un impatto ambientale minimo. Con la Iconic SP, la casa giapponese rinnova il suo legame con l’innovazione e offre una visione audace del futuro della mobilità sportiva.