Le energie rinnovabili stanno vivendo una crescita che sembra inarrestabile. Solare, eolico, idroelettrico e geotermico sono sempre più al centro dei dibattiti sul futuro energetico, con l’obiettivo di ridurre la nostra dipendenza dai combustibili fossili. Ma, secondo molti esperti, queste fonti non sono ancora sufficienti per soddisfare completamente il fabbisogno energetico globale. Ecco perché si inizia a parlare sempre più spesso di nucleare, che potrebbe essere l’elemento mancante per rendere l’approvvigionamento energetico più stabile e sicuro.
In questo panorama, l’energia solare sta sicuramente vivendo un periodo di grande fermento. Recentemente, il settore ha raggiunto un traguardo importante: ben 2 terawatt (TW) di capacità installata. Questo numero non è solo una statistica, ma si traduce in un contributo concreto: l’energia solare può ora alimentare circa 92 milioni di famiglie. Ma c’è un aspetto che sfugge ai dati ufficiali: le piccole installazioni solari sui tetti. Questi impianti, che da soli contribuiscono in maniera significativa alla produzione di energia solare, non sono sempre inclusi nelle statistiche globali. Il Global Solar Council ha fatto notare che, in molti paesi, questi piccoli impianti non vengono nemmeno registrati, dando così un quadro parziale della situazione.
L’ambizione, però, è grande. Entro il 2030, il Global Solar Council si propone di raggiungere una capacità di 8 TW, una cifra che sarebbe più della metà dei 11 TW necessari per rispettare gli impegni presi a livello internazionale, come quelli della COP28 di Dubai. Per raggiungere questo obiettivo, il Consiglio ha in programma di lanciare un programma di finanziamenti internazionali durante la prossima COP29 a Baku, con l’intento di abbattere i costi di capitale nei paesi emergenti e incentivare la diffusione dell’energia solare.
Oggi, circa il 60% della capacità solare installata proviene dai grandi impianti fotovoltaici a terra, mentre il restante 40% è rappresentato dai progetti residenziali. Eppure, nonostante i progressi, ci sono ancora numerosi ostacoli. Le reti di distribuzione, ad esempio, non sono sempre in grado di gestire l’alta quantità di energia rinnovabile che arriva. In più, bisogna affrontare la questione della gestione dei rifiuti derivanti dai pannelli solari e le difficoltà legate alle fluttuazioni climatiche che influenzano la produzione di energia. Per risolvere queste sfide, l’energia solare dovrà integrare soluzioni innovative, come i sistemi di accumulo, per garantire una fornitura stabile e continua.