Hallock ha affermato che la causa principale del problema è stata una combinazione di impostazioni non ottimali del BIOS e del sistema operativo. Ciò ha generato una serie di difficoltà impreviste. Il dirigente Intel ha però sottolineato che il calo di prestazioni rilevato in ambito gaming non è direttamente attribuibile alla latenza della memoria, né alla nuova architettura a piastrelle introdotta con tale generazione.
L’azienda ha già avviato un percorso di ottimizzazione per risolvere le problematiche riscontrate. Hallock ha assicurato che sono in programma almeno un paio di aggiornamenti correttivi entro la fine di novembre. Oltre agli aggiornamenti, Intel ha pianificato un audit interno approfondito per comprendere in dettaglio quali errori
siano stati commessi durante il lancio di Arrow Lake. In tal modo verrà sviluppato un piano d’azione per prevenire problemi simili in futuro.Nei test indipendenti condotti da recensori esterni, il modello di punta della nuova serie, il Core Ultra 9 285H, ha mostrato prestazioni nei giochi inferiori persino al precedente Core i9-14900K. Il confronto è stato particolarmente negativo se si considera la concorrenza. Il processore rivale AMD Ryzen 7 9800X3D, in alcuni titoli, si è dimostrato fino al 60% più performante.
Hallock ha inoltre evidenziato una notevole discrepanza tra i risultati ottenuti dai test interni di Intel e quelli delle analisi esterne. Un’anomalia che l’azienda sta esaminando attentamente per comprenderne le cause. L’obiettivo è risolvere questa divergenza e assicurare che i nuovi processori Arrow Lake raggiungano le prestazioni promesse al pubblico. L’immediata ammissione dei problemi da parte di Intel, accompagnata dalla promessa di risoluzioni tempestive, è un segnale incoraggiante di trasparenza e impegno verso la clientela.