Google lavora ad una nuova funzionalità che promette di migliorare l’accesso alla cronologia delle ricerche. Ciò avverrà attraverso l’integrazione di Chrome e l’app Google. Tale novità si presenta sotto forma di una scheda chiamata “Attività“. Quest’ultima permette agli utenti di visualizzare e gestire facilmente la cronologia delle ricerche e di navigazione su entrambe le applicazioni.
La scheda “Attività” è visibile nella sezione in basso dell’app Google. Consente di accedere in modo immediato alla cronologia delle ricerche effettuate, includendo anche quelle eseguite su Chrome. Ciò significa che gli utenti potranno trovare in un solo luogo tutti i loro passaggi precedenti sul web. Ciò senza dover alternare tra le diverse applicazioni per consultare o riprendere le ricerche svolte.
Google: ecco le novità in arrivo con l’integrazione
La nuova scheda, inoltre, andrà a sostituire la vecchia sezione “Salvati”. Quest’ultima permetteva agli utenti di visualizzare gli elementi salvati per una consultazione futura. Ora, oltre alla possibilità di accedere ai contenuti salvati, la scheda “Attività” fungerà da hub centralizzato. Sarà indirizzato a tutte le interazioni relative alla cronologia per offrire anche la possibilità di gestire la cronologia stessa. Sarà possibile salvare, condividere, oppure eliminare singoli elementi della cronologia direttamente dall’app. Tutto grazie a un’interfaccia completamente nativa, quindi non basata solo sulla visualizzazione Web.
Il nuovo approccio, orientato a semplificare e centralizzare le operazioni, intende migliorare notevolmente l’esperienza degli utenti. Quest’ultimi potranno interagire con la propria cronologia di navigazione in modo più intuitivo e rapido. L’integrazione nativa, infatti, consente di eseguire diverse azioni direttamente all’interno dell’app Google. Elemento che rende l’accesso alla cronologia e agli elementi salvati più fluido e personalizzabile.
La nuova funzionalità è in fase di sviluppo da circa due mesi. A riportare la notizia è Assemble Debug. Al momento, sembra essere disponibile solo per alcuni utenti selezionati, in particolare per chi possiede un Google Pixel 7 Pro aggiornato ad Android 15. Ciò lascia supporre che Google sia in una fase avanzata di test e che stia raccogliendo feedback per ottimizzare il servizio prima di una distribuzione più ampia.