Negli ultimi mesi si è parlato molto delle potenzialità mediche di Apple Vision Pro, con un recente studio dell’Università della California – San Diego che ora ne conferma l’efficacia anche in ambito diagnostico. Lo studio si è concentrato sull’uso del visore in campo radiologico, dimostrando che potrebbe rappresentare un valido supporto al pari dei tradizionali computer. Sei radiologi hanno partecipato al test, utilizzando Apple Vision Pro per esaminare 100 scansioni TC alla ricerca di segni di diverticolite. L’applicazione usata, Visage Ease VP, è progettata per offrire esperienze immersive nell’imaging medico, consentendo ai professionisti di esaminare immagini spazialmente dettagliate.
Gli esami sono stati valutati dai medici, che hanno assegnato un punteggio a ciascuna immagine e cronometrato il tempo impiegato. Al termine, i radiologi hanno compilato un sondaggio, condividendo opinioni sull’esperienza d’uso e confrontando il visore con il tradizionale computer desktop. I risultati non hanno evidenziato differenze significative tra l’uso dell’headset e quello dei dispositivi standard, suggerendo che Apple Vision Pro non rappresenta una rivoluzione ma offre comunque una valida alternativa, con vantaggi specifici in contesti particolari.
Uno degli ambiti dove la realtà aumentata del visore può fare la differenza è la guida intraoperatoria. Durante interventi chirurgici, avere le immagini radiologiche immediatamente disponibili permette al chirurgo di non distogliere lo sguardo dalla zona operata, evitando i movimenti continui della testa per consultare monitor esterni. Questa innovazione risolve un problema pratico, facilitando l’accesso immediato alle informazioni cruciali.
Un altro possibile uso rivoluzionario del visore riguarda il tracciamento oculare, un sistema utilizzato anche in ambito didattico. Per i tirocinanti, l’eye tracking consente di monitorare i movimenti oculari in tempo reale, permettendo di ricevere feedback istantanei e di affinare le capacità di osservazione. Il tracciamento oculare si rivela prezioso anche per i professionisti, fornendo informazioni sul percorso visivo durante operazioni critiche, come nel caso del German Heart Center di Berlino. Qui, l’eye tracking viene utilizzato per studiare le risposte dei cardiochirurghi, analizzando come gestiscono la propria attenzione e rispondono a situazioni complesse.