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La nuova biostampante: rivoluzione nella ricerca oncologica

Un team di ingegneri biomedici dell’Università di Melbourne ha progettato una biostampante che promette di rivoluzionare la medicina, con un impatto particolarmente rilevante nella ricerca sul cancro. Questa biostampante utilizza una tecnologia avanzata denominata “Dynamic Interface Printing”, in grado di riprodurre tessuti umani con una rapidità e precisione sorprendenti, superando i limiti delle attuali tecniche di stampa 3D. Tradizionalmente, la stampa 3D richiede sistemi complessi di feedback e sostanze chimiche per gestire la costruzione dei tessuti, ma questo nuovo dispositivo permette di creare strutture tridimensionali in pochi secondi, snellendo l’intero processo e riducendo la necessità di risorse aggiuntive.

 

La nuova biostampante di Melbourne

Questa innovativa biostampante è destinata a diventare uno strumento prezioso nello sviluppo di terapie più personalizzate e precise. Infatti, la sua capacità di creare tessuti specifici consente di migliorare l’efficacia dei trattamenti, riducendo al contempo la necessità di utilizzare modelli animali nei test pre-clinici. Una delle caratteristiche distintive di questa tecnologia è la capacità di posizionare le cellule con estrema precisione all’interno delle strutture stampate. Questo risultato era stato finora difficile da ottenere con le biostampanti tradizionali, che procedevano costruendo i tessuti strato su strato e avevano difficoltà a replicare la complessità dei tessuti umani, elemento fondamentale per garantire un’efficacia ottimale nelle applicazioni mediche.

Un altro vantaggio significativo offerto dalla biostampante di Melbourne è la velocità del processo. Piuttosto che impiegare ore per realizzare una struttura cellulare, questa nuova biostampante sfrutta bolle vibranti che posizionano le cellule all’interno delle strutture in modo rapido ed efficiente. Non solo questo accelera i tempi di ricerca, ma consente anche di stampare direttamente su piastre standard, ampiamente utilizzate nei laboratori. Questo dettaglio migliora la sopravvivenza cellulare e preserva l’integrità delle strutture stampate, contribuendo a ottenere modelli di tessuti sempre più precisi e funzionali.

L’entusiasmo tra i ricercatori è palpabile, in quanto vedono in questa biostampante un alleato fondamentale per la medicina personalizzata. La possibilità di stampare tessuti umani con accuratezza potrebbe accelerare lo sviluppo di trattamenti più efficaci e mirati, migliorando la qualità della ricerca e offrendo nuove opportunità terapeutiche. Se adottata su larga scala, questa tecnologia potrebbe davvero rappresentare una svolta per la medicina del futuro, aprendo la strada a innovazioni e risultati oggi difficilmente raggiungibili.

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Pubblicato da
Margherita Zichella