ricette bianche Sembra che, dopo il 2024, le ricette bianche non saranno più cartacee. Suddetta novità è compresa nell’articolo 57 della legge di bilancio 2024. Secondo quanto riportato le prescrizioni per i medicinali di fascia C, cioè quelli a carico del cittadino, diventeranno solo digitali. La digitalizzazione delle ricette bianche implica che tutti i medici saranno tenuti a usare un sistema informatico per emettere le prescrizioni. Le ricette verranno poi consegnate ai pazienti sotto forma di codice univoco. Quest’ultimo è utilizzabile in qualsiasi farmacia.

L’obiettivo maggiore della riforma è potenziare il monitoraggio delle prescrizioni. Inoltre, si intende rendere la gestione dei dati sanitari più efficace. Ciò utilizzando il Fascicolo Sanitario Elettronico.

Ricette bianche: ecco cosa cambia

L’adozione della ricetta digitale permetterà ai medici di inviare direttamente ai pazienti la prescrizione via email o su WhatsApp. Ciò rende superfluo il ritiro del cartaceo. Il sistema consentirà ai pazienti di ritirare i farmaci da qualsiasi farmacia nazionale. Inoltre, elimina il problema della leggibilità della calligrafia medica.

Il nuovo sistema permetterà anche un controllo più accurato sulle abitudini prescrittive dei medici. La digitalizzazione consentirà infatti di tracciare il numero di prescrizioni emesse. Tutti i medici, compresi specialisti e medici di famiglia, saranno obbligati a sfruttare il sistema informatico. O, in alternativa, un’apposita applicazione per la gestione delle ricette bianche.

Tale trasformazione ha però suscitato preoccupazioni tra i professionisti. Silvestro Scotti, segretario della Federazione Italiana Medici di Medicina Generale (Fimmg), ha espresso dubbi sull’efficacia del sistema. Inoltre, i pazienti anziani potrebbero trovarsi in difficoltà. Per tale motivo rimane aperta la possibilità di stampare una copia cartacea delle ricette bianche. Ciò sarà possibile presso lo stesso studio medico. Sergio Bartoletti, vice segretario della Fimmg, ha sottolineato l’importanza che anche i medici specialisti utilizzino la prescrizione digitale, evitando di delegare la stampa delle ricette ai medici di famiglia. Ciò affinchè quest’ultimi non diventino intermediari tra specialisti e pazienti.

Articolo precedenteSciopero benzinai: attesa per la decisione del 14 novembre
Articolo successivoAmazon quasi REGALA uno smartphone Samsung GALAXY: costa 130 euro