Secondo recenti indagini, Huawei avrebbe integrato chip del produttore, destinati all’intelligenza artificiale, nel suo processore Ascend 910B. Tale utilizzo potrebbe configurare una violazione delle sanzioni commerciali attualmente in vigore. Quest’ultime sono state imposte contro Huawei dal Dipartimento del Commercio degli Stati Uniti. Nello specifico, viene vietato alle aziende americane e a quelle straniere che usano tecnologia statunitense di intrattenere rapporti commerciali
con il colosso cinese senza autorizzazione.TSMC ha prontamente segnalato la scoperta al Dipartimento del Commercio statunitense. Inoltre, ha immediatamente avviato una revisione delle vendite sospette. In seguito, ha interrotto ufficialmente ogni fornitura a Huawei. Ciò affermando di non avere alcun rapporto commerciale diretto con il gigante cinese. L’intervento è stato interpretato come un tentativo da parte di TSMC di mantenere buoni rapporti con il governo USA. L’azienda ha provato a rassicurare lo Stato sul proprio impegno. Ciò nel rispetto delle normative internazionali e delle sanzioni in vigore.
La decisione di TSMC riflette le crescenti tensioni nel mercato dei semiconduttori. Sia Stati Uniti che Cina, infatti, competono per il dominio. L’interruzione della produzione di chip destinati alle aziende cinesi potrebbe avere conseguenze importanti per il settore dell’AI. Non potendo più accedere a tecnologie all’avanguardia molte attività potrebbero essere costrette a riorientare le proprie strategie. Nello specifico, potrebbero cercare alternative che potrebbero rivelarsi meno performanti.