Sono in arrivo novità importanti nel settore dell'energia fotovoltaica, con la fine dello Scambio sul Posto e l'arrivo di altre opzioni.

Negli ultimi anni, l’installazione di impianti fotovoltaici ha registrato un aumento significativo, riflettendo l’impegno per la transizione energetica in Italia e nel mondo. Questa crescita è legata a incentivi governativi, riduzione dei costi e un’attenzione crescente verso la sostenibilità ambientale. Per molti, lo Scambio sul Posto è stato un punto di riferimento, permettendo ai produttori di energia solare di immettere nella rete l’energia prodotta in eccesso rispetto al proprio fabbisogno, e di prelevarla successivamente in base alle esigenze. Questo sistema ha favorito un modello di autoconsumo flessibile, abbattendo i costi per l’utenza.

 

Addio allo Scambio sul Posto, ecco le alternative

Tuttavia, il sistema di incentivazione cambierà a partire dal 31 dicembre 2024. La normativa in vigore prevede infatti la graduale uscita dallo Scambio sul Posto, che sarà sostituito da altre modalità come il Ritiro Dedicato, l’Autoconsumo, le Comunità Energetiche e i sistemi di accumulo. La recente Legge Energia 11/2024 stabilisce che, entro 90 giorni dall’entrata in vigore dei decreti attuativi, non sarà più possibile attivare nuovi contratti di Scambio sul Posto. Gli impianti già attivi con questo modello dovranno progressivamente migrare verso le nuove opzioni di incentivazione, con una priorità legata alla potenza dell’impianto e alla data di entrata in esercizio. In particolare, gli impianti più potenti e recenti saranno tra i primi a effettuare il passaggio.

Tra le opzioni alternative, il Ritiro Dedicato prevede la vendita di tutta l’energia in eccesso prodotta dagli impianti al GSE, al cosiddetto Prezzo Zonale Orario, un valore che dipende dall’orario di immissione e dalla zona di mercato dell’impianto. Questo meccanismo di remunerazione, a differenza dello Scambio sul Posto, non è legato al consumo dell’utenza e offre una remunerazione diretta, anche se comporta una gestione contrattuale più complessa. Altra novità è rappresentata dalle Comunità Energetiche, che consentono di valorizzare l’energia prodotta localmente tra più utenti, incentivando l’autosufficienza energetica a livello comunitario.

Fino alla pubblicazione dei decreti attuativi, gli impianti esistenti e di nuova installazione potranno continuare a usufruire del servizio di Scambio sul Posto, garantendo stabilità per chi ha già scelto il fotovoltaico. Il futuro di questo settore in Italia sarà definito nei prossimi mesi, quando verranno resi noti i dettagli sulle nuove forme di incentivazione, che potrebbero ridisegnare l’intero panorama dell’energia solare nel Paese.

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