Elon Musk si prepara a rendere il chatbot Grok accessibile ad un numero molto più alto di persone. Per chi non lo sapesse, tale piattaforma è l’intelligenza artificiale di xAI, l’azienda che Musk ha creato dopo aver lasciato OpenAI. Al momento, solo gli utenti premium del social network X possono utilizzarlo. La situazione però potrebbe presto cambiare. Infatti X prevede di lanciare una versione gratuita di Grok in alcune regioni selezionate, cominciando probabilmente dalla Nuova Zelanda.
La sfida di Musk a OpenAI: Grok come rivale di ChatGPT
Secondo indiscrezioni riportate da TechCrunch, gli utenti non paganti hanno accesso a funzionalità limitate. Nello specifico si parla di 10 richieste ogni due ore con il modello standard Grok-2. Invece, 20 richieste con la versione Grok-2mini. In più, è prevista anche un’analisi di immagini, con la possibilità di poterne inviare un massimo di 3 al giorno. Per accedere al chatbot, l’account deve avere almeno 7 giorni e un numero di telefono associato.
L’intento del noto imprenditore nel rendere Grok disponibile a un pubblico più ampio è chiaro. Musk si propone infatti di ottenere quanti più feedback possibili, così da poter affinare la sua intelligenza artificiale e competere direttamente con grandi rivali come ChatGPT. In questi giorni, xAI ha anche reso disponibile un’API per gli sviluppatori. Un altro passo strategico per aumentare la presenza di Grok nel mercato dell’AI generativa.
Secondo il Wall Street Journal, l’ obiettivo
principale sarebbe quello di cercare di raccogliere fino a 40 miliardi di dollari per finanziare il progetto. Insomma, come ribadito, questa mossa ambiziosa riflette la volontà di consolidare la posizione di Grok in un settore altamente competitivo. L’accesso gratuito al chatbot rappresenta quindi solo l’inizio di un progetto molto più ampio, con Musk determinato a fare di xAI un punto di riferimento nell’intelligenza artificiale generativa. Sfidando apertamente le principali piattaforme attualmente già disponibili.