A pochi giorni dalla recente elezione di Donald Trump a 47esimo Presidente degli Stati Uniti, un gruppo di attivisti per l’intelligenza artificiale, noto come Americans for Responsible Innovation (ARI), ha avviato una campagna per chiedere la nomina di Elon Musk come consigliere speciale per le politiche sull’AI. Questa iniziativa, che si concretizza in una petizione mirata a raccogliere 10.000 firme, intende fare leva sulle capacità e sull’esperienza del fondatore di SpaceX e Tesla per portare gli Stati Uniti in una posizione di leadership mondiale nel campo dell’intelligenza artificiale.
Lo sviluppo di Musk nella politica interna degli Stati Uniti
Secondo i promotori della petizione, Musk è la persona ideale per guidare il governo americano verso un utilizzo sicuro e strategico dell’intelligenza artificiale. La sua visione sarebbe infatti bilanciata tra l’innovazione e la consapevolezza dei rischi associati a questa tecnologia. Da tempo, Musk ha espresso preoccupazioni sulle potenziali minacce dell’AI, sostenendo la necessità di regolamentazioni che ne limitino i pericoli esistenziali. Dopo aver co-fondato OpenAI e successivamente averne preso le distanze, Musk ha fondato xAI, una nuova azienda che riflette la sua visione più prudente e cauta nei confronti delle intelligenze artificiali avanzate.
ARI sottolinea come Musk potrebbe assumere il ruolo di “paladino” per la sicurezza dell’AI, sebbene, come fa notare l’analista politico dell’ARI David Robusto, manchino ancora proposte concrete su come gestire in pratica l’avanzamento tecnologico in questo settore. La “mancanza di specificità” di Musk, tuttavia, non viene vista come un limite, ma come un’opportunità per influenzare e arricchire il dibattito su una questione di importanza globale.
Tra le idee che potrebbero diventare centrali in questa collaborazione ipotetica tra Musk e il nuovo governo, spicca la proposta della creazione di un’agenzia specifica dedicata alla gestione dell’intelligenza artificiale. Musk ha inoltre suggerito la formazione di un Dipartimento per l’Efficienza Governativa, un ente che si occuperebbe di ridurre le spese federali, anche tramite un’ottimizzazione dei dipendenti, sulla scia dei tagli già attuati da Musk in aziende come Twitter, ora X. In questo contesto, l’intelligenza artificiale potrebbe svolgere un ruolo chiave per compensare l’eventuale perdita di personale.
Il coinvolgimento diretto di Musk in politiche governative solleva però anche il tema dei conflitti di interesse, data la sua attuale leadership in xAI. Una nomina ufficiale richiederebbe quindi una gestione attenta di questi conflitti, per evitare influenze inappropriate sulle future normative.