Pizza Hut Canada ha recentemente lanciato una curiosa novità per gli appassionati di videogiochi: il PIZZAWRMR, un dispositivo pensato per mantenere calde le fette di pizza durante le lunghe sessioni di gioco su PlayStation 5. Questo particolare accessorio sfrutta il calore emesso dalla console per riscaldare il cibo in modo semplice e senza elettricità aggiuntiva. I file per la stampa 3D del dispositivo sono disponibili gratuitamente sul sito di Pizza Hut per chiunque si registri, consentendo così agli utenti di scaricare e stampare il proprio PIZZAWRMR.
Il bizzarro PIZZAWRMR per i videogiocatori di PS 5
Ispirato al caratteristico tetto rosso degli iconici ristoranti Pizza Hut, il PIZZAWRMR si posiziona direttamente sopra la PS5 e si apre come un laptop per facilitare l’accesso al vassoio interno. Il design permette di inserire diverse fette di pizza all’interno del dispositivo, che le mantiene calde sfruttando l’aria calda che viene espulsa dalla console stessa. L’idea, secondo Pizza Hut, unisce in modo ironico scienza e ingegneria “per il bene superiore” del gaming e degli amanti della pizza.
Per realizzare correttamente il dispositivo, serve una stampante 3D con un piano di stampa di almeno 15 x 15 pollici. Pizza Hut consiglia inoltre di usare un vassoio di alluminio per proteggere la PS5 da eventuali briciole e grasso che potrebbero cadere. Questa iniziativa creativa si aggiunge a una serie di campagne di marketing non convenzionali che negli ultimi anni hanno visto catene di fast food collaborare con il mondo del gaming. Un esempio simile è quello di KFC, che nel 2020 aveva presentato la KFConsole, una console a forma di secchiello di pollo con tanto di cassetto riscaldato per tenere caldo il famoso pollo fritto.
Il PIZZAWRMR, oltre a suscitare curiosità, punta a catturare l’attenzione di una fascia demografica sempre più importante per le catene di fast food: i videogiocatori. Questa mossa di Pizza Hut rappresenta uno dei tanti esempi di marketing “assurdo” e inusuale, studiato appositamente per diventare virale e per lasciare un’impronta memorabile, puntando al passaparola digitale.