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Cina: al top nel mercato delle batterie per auto elettriche

Il mercato delle batterie per veicoli elettrici continua a registrare una crescita esponenziale. La domanda  ha raggiunto ben 599 GWh nei primi nove mesi di quest’anno. Con questo valore segna un aumento del 23,4% rispetto allo scorso 2023. Qui la leadership cinese si consolida ancora una volta, con CATL e BYD a dominare incontrastate.

La classifica nel dominio delle batterie

Al primo posto si conferma CATL. L’azienda nel periodo gennaio-settembre 2024 ha registrato infatti una crescita del 26,5%. CATL ha così raggiunto una quota di mercato del 36,7%. Questo significa che più di una batteria su tre montata su veicoli elettrici proviene dall’azienda cinese. CATL, oltre a servire i grandi costruttori automobilistici cinesi, fornisce batterie a marchi globali. Auto come Tesla, BMW e Mercedes posseggono infatti le sue tecnologie. Un trend che pare non accettare a rallentare. La capacità di innovare e la sua forte presenza assicurano inoltre a CATL un ruolo dominante tra le batterie anche per gli anni a venire.

Secondo in classifica è il colosso BYD. Il Brand che ha visto una salita ancora più significativa. Il suo incremento è stato del 28,0%. E la quota di mercato? Ora è pari al 16,4%. La strategia di BYD è quella di puntare tutto su veicoli elettrici e ibridi Plug-in. Questo approccio ha spinto l’azienda verso una forte espansione sia nel mercato delle batterie che in quello automobilistico. L’obiettivo è quello di superare i 4 milioni di veicoli venduti entro la fine dell’anno. Ce la farà?

E l’Europa?

Se da una parte la Cina continua a consolidare la propria supremazia, l’Europa appare in netto ritardo. Nonostante numerosi progetti annunciati, il continente fatica a competere in termini di produzione di batterie agli ioni di litio. Più della metà dei progetti previsti potrebbe non vedere la luce. Solo il 47% della capacità produttiva pianificata fino al 2030 sarà effettivamente realizzata. Le ragioni di questo ritardo? Principalmente la mancanza di investimenti solidi. A questi si aggiunge poi l’assenza di una chiara visione strategica a lungo termine. Mentre la domanda di veicoli elettrici continua a crescere, l’Europa rischia di dover dipendere sempre ancor più dai fornitori stranieri. Riuscirà a colmare questo divario nei prossimi anni?

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Pubblicato da
Rossella Vitale