AGCOM L’AGCOM ha avviato una serie di iniziative con lo scopo di contrastare le frodi telefoniche. Inoltre, intervengono anche sul fenomeno del telemarketing aggressivo. Dal 13 novembre, infatti, ha dato il via a una consultazione pubblica per stabilire nuove regole. Quest’ultime hanno lo scopo di arginare il fenomeno del CLI Spoofing. Tale pratica consiste nella manipolazione del numero di telefono del chiamante, che viene mascherato per apparire diverso dal numero reale. In tal modo si intende ingannare il destinatario della chiamata e occultare la vera identità di chi sta chiamando. Suddetta tecnica viene spesso utilizzata per scopi fraudolenti, rendendo difficile per i consumatori distinguere le chiamate autentiche da quelle potenzialmente pericolose.

AGCOM interviene per fermare il CLI Spoofing

In risposta a tale fenomeno, con la delibera 457/24/CONS, l’AGCOM propone di imporre agli operatori telefonici nazionali il blocco di tutte le chiamate internazionali non autorizzate. Nello specifico, si fa riferimento a quelle che vengono mascherate con numeri telefonici nazionali. La misura intende proteggere i consumatori dalle pratiche ingannevoli.

Un’altra novità contenuta nella stessa delibera riguarda l’introduzione di specifici “bollini”. Quest’ultimi dovrebbero consentire ai consumatori di distinguere immediatamente la qualità del servizio 5G offerto. Tale idea nasce dalla necessità di fare chiarezza tra le varie offerte commerciali sul mercato, spesso pubblicizzate come 5G ma, in realtà, con prestazioni ridotte. I bollini proposti dall’AGCOM intendono informare l’utente sulla reale velocità di connessione.

La delibera contiene anche una serie di altri interventi per l’ambiente digitale. L’obiettivo dell’AGCOM, nel dettaglio, è garantire una maggiore trasparenza e correttezza nel settore delle telecomunicazioni. Tali interventi, infatti, puntano a proteggere i consumatori. E non solo. Gli interventi riguardano anche gli stessi operatori autorizzati. Tali iniziative segnano un passo importante verso la tutela dei consumatori. Inoltre, costituiscono una regolamentazione più rigida per il settore delle telecomunicazioni. Quest’ultimo, infatti, risulta sempre più soggetto a fenomeni rischiosi di abuso.

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