Il mondo del lavoro ha subito un vero e proprio terremoto con l'avvento dell'AI e delle nuove tecnologie, e non tutte le aziende sono pronte.

La trasformazione digitale e l’intelligenza artificiale stanno incidendo profondamente sul mondo del lavoro in Italia, portando con sé sia vantaggi che sfide. Secondo la ricerca “Global Workforce of the Future” di The Adecco Group 2024, i lavoratori italiani sono consapevoli delle opportunità offerte dall’AI, riconoscendo come questa possa contribuire a migliorare la produttività e l’efficienza. I dati mostrano infatti che chi utilizza strumenti di intelligenza artificiale ogni giorno riesce a risparmiare in media quasi un’ora al giorno, che viene poi dedicata a compiti più creativi e strategici. Questo tempo recuperato permette ai lavoratori di concentrarsi su attività che portano un valore aggiunto all’organizzazione, un aspetto che viene apprezzato da molti.

 

Il mondo del lavoro italiano e le sfide dell’AI

Tuttavia, la ricerca mette in evidenza una disconnessione tra le potenzialità dell’AI e la reale preparazione dei lavoratori. Nonostante il 39% degli intervistati ritenga che i propri capi abbiano una buona comprensione delle opportunità e dei rischi legati all’AI, solo il 16% dei lavoratori ha ricevuto una formazione adeguata per usare questi strumenti in modo efficace. Questo gap di competenze alimenta la preoccupazione riguardo al futuro professionale, con il 42% dei lavoratori italiani che teme che la tecnologia possa mettere a rischio il proprio posto di lavoro nel lungo periodo.

Per rispondere a queste preoccupazioni, cresce l’esigenza di un maggiore impegno da parte delle aziende nella formazione dei dipendenti. Il 78% dei lavoratori italiani pensa che le imprese dovrebbero concentrarsi sul riqualificare il personale già esistente, piuttosto che cercare nuovi talenti specializzati. Investire nelle risorse interne, secondo la ricerca, è una strategia più efficace per affrontare la carenza di competenze specifiche e per preparare la forza lavoro ai cambiamenti imposti dalla digitalizzazione.

Al momento, solo una piccola parte della forza lavoro italiana, il 5%, può essere considerata pronta ad affrontare le sfide future con un buon livello di preparazione digitale. La media globale è del 11%. I lavoratori che rientrano in questa categoria hanno accesso a programmi di formazione personalizzati, che li aiutano a mantenere un vantaggio competitivo nel mercato del lavoro. Un approccio strategico alla formazione, quindi, diventa essenziale per le aziende che vogliono rimanere competitive, garantendo al contempo la crescita del capitale umano e la sinergia con le nuove tecnologie.

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