Samsung sta riscontrando alcune problematiche per quanto riguarda il System-on-Chip proprietario Exynos 2500. I ritardi sembrano causati dalla mole di lavoro richiesta per lo sviluppo e produzione e le limitazioni governative sulle ore di lavoro.
Per aggirare questo problema, Samsung starebbe valutando l’avvio di alcune partnership strategiche per esternalizzare alcune delle operazioni. In particolare, stando a quanto riportato dal leaker Jukanlosreve su X (social precedentemente noto come Twitter), l’azienda coreana potrebbe collaborare con TSMC.
La Taiwan Semiconductor Manufacturing Company è un’azienda specializzata nella realizzazione dei chipset e Samsung potrebbe affidare la produzione su larga scala dei SoC Exynos 2500. Se l’accordo dovesse diventare realtà, si tratterebbe di un cambiamento importantissimo per Samsung.
Infatti, Samsung potrebbe sfruttare i processi produttivi all’avanguardia di TSMC per rendere più efficienti i propri chipset. Questo significherebbe un incremento delle prestazioni e dell’efficienza rispetto alle precedenti generazioni.
Tendenzialmente, gli esperti di settore sono concordi nell’indicare che i chip Exynos si posizionano leggermente dietro i riferimenti di settore come i SoC
realizzati da Qualcomm e Apple. Anche MediaTek ha fatto progressi in questi termini, superando Samsung come qualità finale dei chipset.Inoltre, Samsung Foundry sembra avere problemi di resa produttiva, causando una mole elevata di scarti. Questo comporta maggiori costi per il brand dovuti a rilavorazioni e sprechi. L’efficienza di TSMC per la realizzazione dei nodi a 3nm (su cui si basano A18 Bionic e Snapdragon 8 Elite) supera l’80%, un valore che vale la leadership di settore.
Considerando che Samsung impiega diverse divisioni per la realizzazione dei SoC, il passaggio ad un produttore di terze parti non dovrebbe essere troppo complicato. Infatti, la progettazione dei chip Exynos è affidata alla divisione System LSI mentre la produzione a Samsung Foundry.
Tuttavia, questo cambiamento potrebbe avere una ripercussione diretta per gli utenti. Al netto di un chip Exynos prodotto da TSMC, il prezzo della componente inevitabilmente aumenterà. Il rincaro sarà ribaltato sul prezzo finale degli smartphone, quindi sarà interamente a carico degli utenti che acquisteranno i device.