Taxi volanti: Geely pronta a salvare Volocopter dalla bancarotta

La crisi di Volocopter potrebbe trovare una via d’uscita grazie a Geely. Il gigante cinese già proprietario di Volvo, è in trattative avanzate per acquisire l’azienda tedesca. Volocopter, pioniere nel settore dei taxi volanti, rischia la bancarotta. Dopo anni di difficoltà economiche potrebbe chiudere. L’interesse di Geely si sarebbe concretizzato in un consorzio guidato proprio dal costruttore cinese. Pare che ci sia anche il coinvolgimento di soci strategici come l’industriale tedesco Gerhard Sturm.

L’operazione prevede un’iniezione di 95 milioni di dollari in cambio dell’85% della startup dei taxi volanti. Una cifra parecchio alta. Il numero impressionante sottolinea la forte svalutazione di Volocopter. Oggi la società, infatti, vale appena 110 milioni di dollari, ben lontana dai 1,9 miliardi di due anni fa. I tempi ora sono stretti. Geely sta completando la due diligence per chiudere l’accordo a breve. Volocopter, dopo aver fallito precedenti trattative con altri investitori, sembra pronta a cedere il controllo per vedere volare i suoi taxi.

Volocopter: i taxi del futuro in mano a Geely?

Potrà questo accordo salvare Volocopter? Il mercato delle auto volanti è promettente, ma ancora in salita. Volocopter puntava al lancio del suo VoloCity, un velivolo biposto elettrico, in occasione delle Olimpiadi di Parigi 2024. I problemi finanziari, però, hanno ritardato i piani. Spostare la produzione in Cina, ipotesi ventilata da Geely, potrebbe ridurre i costi e accelerare i tempi, ma a quale prezzo per l’industria europea? Volocopter è solo uno dei tanti esempi delle difficoltà del settore.

Startup negli Stati Uniti e in Europa arrancano, schiacciate da costi enormi e regolamentazioni complesse. Il sogno di una mobilità aerea urbana sembra ancora lontano dal decollare. Geely riuscirà a invertire la rotta? L’investimento non è privo di rischi. Per Geely, però, rappresenta anche un’opportunità unica per imporsi in un settore futuristico. Se Volocopter supererà questa crisi, potrebbe diventare un simbolo della mobilità aerea del futuro. Ma senza un cambio radicale, il destino di questa startup potrebbe rimanere appeso a un filo.

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