Immaginate di intraprendere un progetto di ricerca e di imbattervi in qualcosa di incredibile. Molto spesso iniziative del genere servono proprio a fare delle scoperte ma di certo gli studenti russi che hanno condotto lo studio non credevano di notare che un’isola artica fosse totalmente sparita nel nulla.
Salva quanto dichiarato, l’isola artica chiamata Mesyatsev è letteralmente scomparsa. Questa si trovava nei pressi di Eva-Liv e in realtà era rappresentata da un grande iceberg. Questo si staccò proprio da Eva-Liv prima del 1985, raggiungendo in seguito un’estensione enorme. Basta tornare infatti indietro di 14 anni: nel 2010 la sperficie dell’isola risultava ampia circa 1 milione di metri quadrati. Le immagini satellitari di agosto 2024 mostravano solo un piccolo frammento di 30.000 metri quadrati per poi arrivare a settembre e fare la brutta scoperta: Mesyatsev è totalmente sparita.
Il progetto degli studenti, parte del programma RISKSAT del Moscow Aviation Institute, ha fatto luce su questo evento, lasciando la comunità scientifica sbalordita. Non è un mistero dire che sarebbe stato il cambiamento climatico
a giocare un brutto scherzo, facendo scomparire il grande iceberg. Nel 2015 l’isola si era già ridotta della metà rispetto a cinque anni prima, e nel 2022 era diventata talmente piccola da sembrare solo questione di tempo prima della sua scomparsa.A peggiorare le cose, un fenomeno di “oscuramento” della superficie ghiacciata nel 2021, forse dovuto a polveri depositate, ha accelerato la fusione assorbendo più calore solare. Il risultato è che oggi di Mesyatsev non rimane nulla. Anche i trichechi, che qui trovavano rifugio per la nidificazione, dovranno ora cercare un nuovo habitat.
Questa scoperta ci ricorda che il cambiamento climatico non è un fenomeno astratto o distante. Ogni angolo del pianeta, anche il nostro Mediterraneo, ne sente gli effetti: nel 2023 le sue acque hanno toccato temperature record. Mesyatsev, ormai scomparsa, lascia un messaggio chiaro a tutti noi: se non agiamo ora per proteggere il nostro pianeta, continueremo a perdere preziosi pezzi della nostra Terra.