Piracy Shield è negli ultimi giorni al centro di alcune importanti discussioni tra i membri di Agcom. Non a caso, infatti, la piattaforma è stata criticata ed attaccata, tanto che si sarebbe arrivati a chiederne la chiusura. A tal proposito, il commissario Elisa Giomi ha nuovamente espresso il proprio parere pubblicando anche un post sulla nota piattaforma online LinkedIn.
La stessa Elisa Giomi avrebbe infatti posto le distanze in merito alle dichiarazioni che il Presidente di Agcom ha rilasciato nei giorni scorsi alla commissione Cultura della Camera dei Deputati. Scopriamo nel corso di questo nuovo articolo tutti i dettagli che riguardano la questione.
Piracy Shield: le critiche nei giorni scorsi
Il commissario Elisa Giomi ha assunto delle posizioni critiche in merito a quello che è il tema dell’attuale scudo antipirateria. Tema che Giomi considera un elemento che comporta rischi semplicemente non sostenibili, per le aziende e per gli utenti.
Ed è proprio tramite un recente post sulla piattaforma LinkedIn che il commissario ha nuovamente sottolineato i malumori e la frattura presente all’interno di Agcom. Ad essere critica, in particolare, la posizione assunta dal presidente Agcom Giacomo Lasorella. Lo stesso commissario ha infatti ribadito più volte di prendere le distanze dalle dichiarazioni del presidente.
Oltre a ribadire che il presidente può rappresentare l’Autorità, ma non può certo sostituirla, Giomi ha sottolineato che la reingegnerizzazione della piattaforma di blocco dei siti pirata e degli indirizzi IP non si è resa necessaria per ottimizzare l’impianto esistente e adeguarlo all’evoluzione tecnologica ma perché generava una percentuale significativa e costante di errori non compatibili con le prescrizioni normative. Tali errori, secondo il commissario, non sono da attribuirsi a difetti nelle segnalazioni ma al funzionamento della piattaforma stessa.
La lotta alla pirateria, ribadisce ancora, è fondamentale, ma nel farlo bisogna sempre tenere in considerazione il rispetto degli altri.