Ungheria, nuovo hub dell’industria auto: arrivano fabbriche BYD e BMW

La crescita economica dell’Ungheria passa attraverso un’industria automobilistica in espansione. Due giganti, BMW e BYD, stanno costruendo nuovi impianti nel Paese. Queste strutture segneranno una svolta per i produttori ovviamente, ma porteranno anche il loro contributo all’economia in loco. Un segnale forte, in un momento in cui l’Europa cerca di rafforzare la propria competitività industriale. Volano scintille nel settore auto ed investire sembra la scelta giusta. Ma cosa rende l’Ungheria così appetibile per queste aziende? Posizione strategica, incentivi governativi e manodopera qualificata sono solo alcuni dei fattori determinanti.

BMW e BYD: produzione e strategie per le auto elettriche in Europa

BMW sta realizzando uno stabilimento all’avanguardia dedicato alle auto elettriche basate sulla piattaforma Neue Klasse. Questo progetto include anche un impianto per l’assemblaggio delle batterie. In tal modo l’azienda semplifica la logistica e riducendo i tempi di produzione. BMW punta chiaramente a consolidare la propria leadership nel mercato elettrico. La scommessa dell’azienda tedesca avrà successo? Chi lo sa, solo il tempo lo dirà, ma le premesse sembrano niente male.

Nel frattempo, BYD, il colosso cinese, si prepara a inaugurare un impianto a Szeged. Una scelta che non è casuale. Grazie alla produzione europea, BYD potrà evitare i dazi UE recentemente imposti sulle auto elettriche cinesi. Questo rappresenta un vantaggio competitivo per il marchio, che punta a conquistare il mercato europeo senza costi aggiuntivi. Si prevede che dalla fabbrica ungherese escano sia elettriche che ibride Plug-in. Quali modelli verranno prodotti? L’azienda deve ancora svelare i dettagli sulle sue intenzioni.

L’attrazione delle batterie: CATL e il futuro energetico

La CATL intanto sta costruendo un impianto di batterie da 7,3 miliardi di euro. Questa fabbrica sarà tra le più grandi d’Europa. Precisamente, la struttura avrà una capacità di 100 GWh. La CATL da, questo centro, rifornirà marchi come BMW e Mercedes. Si tratta dunque di un’infrastruttura importante per la transizione elettrica e l’espansione di auto ecologiche. È evidente che il Governo ungherese sta scommettendo sul futuro elettrificato. Questi investimenti potrebbero garantire all’Ungheria una crescita economica del 3,4% nel 2025. Potrebbero poi portare oltre a migliaia di nuovi posti di lavoro. Il Paese si candida così a diventare uno dei principali sostegni del sostenibile in Europa.

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