Apple

Apple, dopo un aggiornamento, ha ufficialmente inserito l’iPhone XS Max e l’iPhone6s Plus nella categoria di prodotti obsoleti o vintage. Il primo, lanciato nel 2018, era celebre per il suo schermo OLED da 6,5″. Il più grande all’epoca. Ma soprattutto per l’introduzione del Face ID. Ovvero la tecnologia avanzata di riconoscimento facciale. L’iPhone6sPlus, invece, è stato un pioniere del 3D Touch. Una funzione innovativa che permetteva al display di rilevare diverse pressioni, aprendo nuove possibilità di interazione. Entrambi i dispositivi, ormai fuori produzione, rappresentano delle fasi fondamentali nella storia dell’innovazione Apple.

Apple: obsolescenza tecnologica e conseguenze per gli utenti

Questi dispositivi classificati come “vintage” non vengono prodotti da più di 5 anni ma meno di 7. Anche se potrebbero ancora essere riparabili con parti di ricambio disponibili. Invece, quelli dichiarati “obsoleti”, come gli Apple Watch Series 2 aggiunti alla stessa lista, non ricevono più supporto né pezzi di ricambio. Tale aggiornamento evidenzia il ciclo di vita limitato dei dispositivi elettronici. Ma soprattutto l’invito indiretto di Apple a spostarsi verso modelli più recenti e performanti.

La decisione di classificare come vintage e obsoleti due smartphone tanto popolari sottolinea il rapido ritmo dell’innovazione tecnologica. Se da un lato il gigante di Cupertino si impegna a migliorare costantemente i suoi prodotti, dall’altro spinge il pubblico ad acquistare tecnologie più recenti. Questa strategia, anche se comprensibile, solleva però alcune domande sull’ effettivo impatto ambientale e sulla sostenibilità di un settore che incentiva aggiornamenti continui.

A tal proposito, l’obsolescenza programmata, per alcuni rappresenta un invito a riflettere sull’eccessiva produzione e sull’impatto ecologico di una simile tendenza. Quanto tutto ciò rappresenta una strategia economica dei giganti tecnologici del mondo e quale impatto avrà dal punto di vista ambientale. Mentre ci poniamo queste domande, Apple, intanto, continua a spingere il mercato verso il futuro. Ma lascia dietro di sé un’eredità di dispositivi che hanno segnato un’epoca.

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