Le utility americane si oppongono fermamente a tale prospettiva. Pedro Pizarro, CEO di Edison International e portavoce del settore energetico, ha espresso preoccupazione per le possibili conseguenze di un’eventuale cancellazione dell’IRA. Durante il vertice della COP29 a Baku, in Azerbaigian, Pizarro ha sottolineato l’importanza del provvedimento non solo per il mercato energetico ma anche per altri settori chiave. Come, ad esempio, quello dell’automotive elettrico e delle batterie. L’IRA ha introdotto crediti d’imposta per investimenti nelle energie rinnovabili. Ciò stimolando la crescita economica e diminuendo i costi per i consumatori USA.
Pizarro ha evidenziato che la legge non favorisce principalmente i profitti delle aziende o i dividendi per gli azionisti. Ma va a vantaggio diretto dei consumatori, che possono usufruire di tariffe energetiche più basse. Anche le aziende associate all’Edison Electric Institute (EEI) condividono tale visione. Secondo Pizarro, mantenere attivi i crediti dell’IRA è cruciale. Ciò permetterà di assicurare una crescita continua e sostenibile del settore energetico, che include non solo le rinnovabili ma anche il nucleare e l’idrogeno.
Eppure, sembra che Trump e il suo team stiano già elaborando piani per eliminare incentivi chiave. Come il credito riservato all’acquisto di auto elettriche. Una decisione che ha sollevato l’opposizione di importanti aziende come Tesla e Rivian. La battaglia sull’IRA, dunque, rischia di diventare uno dei principali fronti di scontro tra il nuovo governo e l’industria energetica USA. Non resta che attendere e scoprire le prossime mosse in materia.