L’intelligenza artificiale è al centro della trasformazione del mondo automobilistico, dall’esperienza di guida all’aftermarket. Al Volvo Studio di Milano, esperti e aziende hanno discusso il potenziale di questa tecnologia nel settore. Dalla guida autonoma ai sistemi avanzati di assistenza (ADAS), l’IA sta cambiando ogni singola regola inerente alle auto che conoscevamo. La sua estremamente accurata capacità di analizzare i dati raccolti dai sensori consente poi di prevenire guasti e migliorare l’affidabilità. Per Volvo, esempi concreti come la tecnologia Driver Understanding della EX90 dimostrano proprio come l’auto possa interagire con l’uomo, anticipando situazioni di rischio.
Non si tratta solo di sicurezza, anche se ne è parte importante. La manutenzione predittiva, basata su algoritmi avanzati, permette di intervenire prima che i problemi si manifestino. Questo riduce i costi e aumenta l’efficienza, migliorando il rapporto tra automobilista e vettura. Nelle fabbriche, l’IA ottimizza produzione e qualità, mentre nell’aftermarket aiuta a diagnosticare rapidamente guasti complessi. Gli esperti sottolineano però che l’elemento umano resta centrale per interpretare i risultati e affinare i processi.
Una rivoluzione con l’IA anche per le officine
Nel settore aftermarket, le possibilità offerte dall’IA sono già reali, ma non sempre sfruttate. Cinzia Carbone, Head of Sales di Solera, ha evidenziato che tecnologie per analizzare immagini dei danni o suggerire soluzioni esistono, ma incontrano barriere culturali e di costo. Le grandi aziende, come assicurazioni e flotte, hanno iniziato a implementarle, mentre le piccole officine mostrano maggiore resistenza. Come spiegato da Marco Bettin, direttore commerciale di Launch Italy, l’adattamento è cruciale per rimanere competitivi.
Gli assistenti digitali stanno rivoluzionando anche la manutenzione programmata. Riccardo Sesini, Head of Digital Transformation di VHIT SpA (Bosch), ha spiegato come sistemi basati su big data e machine learning non solo identificano problemi, ma suggeriscono interventi mirati. Questo permette di ottimizzare risorse, ridurre i tempi di inattività e garantire maggiore precisione. Franco Benati, sales manager di Sipav, ha poi immaginato un futuro in cui i robot assistono l’accettatore umano, rendendo più fluida e precisa l’esperienza in officina.
La fiducia tra uomo e macchina è il filo conduttore di questa transizione. Il rapporto con l’automobilista, sottolineano gli esperti, diventa più personale e orientato al servizio. Un veicolo che “dialoga” con il conducente trasforma la manutenzione in un’esperienza su misura, anticipando bisogni e ottimizzando ogni intervento. L’appuntamento conclusivo dell’evento, guidato da Renzo Servadei, amministratore delegato di Autopromotec, guarda già al futuro: Autopromotec 2025 a Bologna sarà il palcoscenico per esplorare le nuove frontiere di questa rivoluzione.